Umberto Smaila, intervistato su Oggi, ricorda i tempi di “Colpo Grosso” e parlando delle ragazze del programma dichiara:

“Per il 99 per cento erano straniere, per loro era un modo per fare una vacanza in Italia. E, soprattutto, nessuno dei familiari ne avrebbe saputo nulla”.

E poi prosegue:

“Le inglesi quando seppero che veniva diffuso da una televisione privata in Gran Bretagna si preoccuparono. Ma poi finì tutto a tarallucci e vino, gli spogliarelli non dico che fossero casti, ma insomma… Non era la lap dance. Quelle che si spogliavano erano modelle che venivano dall’Olanda, dalla Norvegia… non erano delle grandi professioniste secondo me. Avveniva in maniera artigianale anche perché c’era poco tempo, dovevamo fare 4 puntate una via l’altra dalle 2 alle 8 di sera”.

Smaila racconta le difficoltà dopo “Colpo Grosso”:

“…A un certo punto mi sono trovato da 200 puntate all’anno a zero. Ho dovuto rivedere tutta la mia vita, vendere la Mercedes, mi sono rimboccato le maniche e sono andato in teatro a fare Fred Buscaglione. E poi ho messo in piedi l’orchestra, i locali Smaila’s. Insomma ho cominciato una nuova vita a 40 anni”.

Fonte: Oggi

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