Carlo Verdone ha raccontato un aneddoto riguardante il grande Mario Brega durante un’intervista rilasciata su Sky tempo fa. Ricordiamo che i due hanno lavorato insieme in più di un’occasione (Un Sacco Bello, Bianco Rosso e Verdone, Borotalco, Troppo Forte…) e i più nostalgici riconoscono proprio nel gigante romano e nella Sore Lella, la vera anima di Carlo Verdone nei primi film. Ecco cosa ha detto ha proposito di Mario Brega: 

Mario Brega era difficilissimo da dirigere, difficilissimo, difficilissimo. Bastava una frase detta storta, detta in un certo modo, detta in maniera brusca, che subito ti veniva addosso e ti diceva: ‘aho, ma tu non sei nessuno, so’, io che reggo tutta la scena qua, io so’ l’attore protagonista, aho, tu sei n’esordiente’ e io dicevo ‘vabbé, famolo parlà a questo’…

Lo stesso regista ha poi continuato: 

Mario Brega era la follia più totale, era un uomo che non aveva paura di nulla, portava se stesso sulla scena, quindi io gli aggiustavo un pochino i tempi, un po’ mi seguiva, ma in realtà, erano i tempi suoi della vita, di tutti i giorni e lui aveva ogni tanto questa esplosione: dalla calma all’ira più accentuata, con queste urla, con queste grida un po’ volgari, però è rimasto un personaggio tanto amato dal pubblico, perché sono di quei romani che non esistono più. Oggi un personaggio così sarebbe un bandito, era un personaggio di una certa Roma”.