Il film

Un manifesto dell’horror, una visione onirica, un incubo. Questo è Videodrome, il film del 1983, scritto e diretto da David Cronenberg con Con James Woods, Debbie Harry, Sonja Smits e Peter Dvorsky.

La trama

Max Renn (James Woods), presidente di un canale pornografico della TV via cavo, è l’immagine esemplificativa del moderno uomo d’affari, disposto a tutto pur di ottenere il successo. Durante una comune indagine di mercato sulla programmazione delle emittenti concorrenti, intercetta uno spettacolo di torture chiamato “Videodrome”. Attratto dalle potenzialità commerciali del prodotto, Renn dà il via a un’estenuante ricerca per ottenere i diritti per la programmazione dello show. Ma la realtà supera di gran lunga l’incubo e il viaggio verso l’inferno sembra far sfiorare allo spettatore l’inarrivabile e impalpabile concetto di “infinito”.

Il finale mai utilizzato

Sono stati girati tre finali diversi. Il finale usato nel film è stato un’idea di James Woods stesso. Era anche previsto un epilogo ma mai girato. Mostrava Max Renn, Bianca O’Blivion e Nicki Brand sul set di Videodrome: Bianca e Nicki con le fessure sul torace, da cui emergono strani organi sessuali mutati. La scena però non venne realizzata per difficoltà di trucco, poco budget, ed un cattivo tempismo (Debbie Harry aveva l’influenza).


La scena tagliata

Una delle scene tagliate nella versione finale spiegava l’origine concreta di Videodrome: un “elmetto accumulatore di immagini” era stato sperimentato per fini militari nel tentativo di creare visuali per armi da fuoco che potessero funzionare nel buio totale. Il sistema si serviva di tubi termoelettrici da ripresa televisiva funzionanti tramite fotoconduzione, al fine di tradurre segnali video in segnali elettrici. I soldati su cui sono stati provati gli elmetti hanno iniziato ad avere tremende allucinazioni, poi registrate su nastro.

Le VHS e Dylan Dog

Le videocassette utilizzate nel film (quelle più importanti) sono in formato Betamax. Questo perché le cassette VHS erano troppo grandi per entrare nel falso stomaco per le scene con gli effetti speciali. In più vi diciamo che il film ha ispirato il numero 15 di Dylan Dog, Canale 666, ispirandosi difatti al film omonimo, e il numero 98 sempre di Dylan Dog, Lo sguardo di Satana.