Fabio Mazzari, interprete di Alfio Gherardi nella soap opera Vivere, ha rilasciato un’intervista a TVBLOG dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla serie. Ecco un estratto:

L’esordio avvenne il primo marzo del 1999. I ciak, invece, quando scattarono?

Nell’ottobre precedente. Mi fecero un contratto di due anni, in seguito rinnovabile anno per anno. Per me era uno scenario nuovissimo, non ero abituato alla lunga serialità. Avere di fronte un biennio di riprese mi allettava ed incuriosiva e, venendo dal teatro, sapevo che avrei faticato di meno.

Tutto fantastico, fino al famigerato 8 gennaio 2001, quando si verificò lo sfratto pomeridiano da parte di Centovetrine. Come reagiste?

Ci fu la rivolta degli attori e del pubblico. Ci fermavano per strada implorandoci di non cambiare orario, ma non dipendeva da noi. Mediaset aveva bisogno di un titolo forte da piazzare alle 12.30 e pensò a Vivere. Minacciammo lo sciopero e nei vecchi studi di Milano ci raggiunsero Piersilvio Berlusconi e Maurizio Costanzo, che era direttore delle fiction. Io e Veronica Logan fummo delegati ad interloquire con loro. Provammo a spiegare che lo spostamento ci avrebbe fatto perdere tanti spettatori, che non tutti avevano il videoregistratore, che le persone volevano gustarsi la soap in diretta e che a mezzogiorno e mezzo in molti non sarebbero rientrati in tempo a casa. Purtroppo non riuscimmo a convincerli. In quella fascia Canale 5 aveva uno ascolto bassissimo e tenemmo comunque testa alla concorrenza, toccando il 20%. Ad essere felice fu soprattutto Mentana, che si ritrovò con il Tg5 protetto da Vivere e Beautiful.

Seppur lentamente si innescò il doloroso declino.

Il set si spostò da Milano a San Giusto Canavese, negli studi di Telecittà dove si girava pure Centovetrine. L’obiettivo era quello di creare un polo delle fiction. Tuttavia, nel 2008 esplose la crisi che spazzò via tutto.

fonte TVBLOG