Ospite di Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno”, Vladimir Luxuria, attivista, personaggio televisivo, opinionista ed ex politica italiana, ha raccontato della sua infanzia a Foggia e di alcuni episodi di bullismo che l’hanno vista vittima:

“Per tanto tempo, quando vedevo gruppetti di ragazzi, cambiavo strada perché avevo paura di essere offesa. Per me passare in mezzo al gruppo significava essere insultata, subire il lancio di oggetti. Quelle parolacce mi ferivano a morte. Inviterei le persone a riflettere prima di appellare una donna come poco di buono, prima di chiamare un disabile in un certo modo. Offendere non è una libertà”

Vladimir torna con il pensiero a quel bambino che amava stare in mezzo alla natura e agli animali:

“Ero un bambino amante degli animali, preparavo il pastone per i maiali con nonno Vladimiro. I miei genitori mi trovavano nella cuccia del cane e avevo una papera che mi considerava sua madre. Sono stato un bambino molto creativo, ma a un certo punto della mia vita mi sono accorta che ero diversa dai bambini della mia età. Mi attraeva tutto ciò che faceva parte del mondo femminile. Ma quando lo esternavo, mi facevano capire che fosse qualcosa di sbagliato. Mi sentivo sbagliata, reprimendo la mia femminilità. Mi sforzavo di fare il maschietto. Quando ero nella mia cameretta, mi liberavo e mi mettevo un vestitino di mia sorella. Ho cercato di avere una fidanzata, ma la vedevo come un’amica”

E poi la paura e la sofferenza di non essere compresa ed accettata soprattutto dalla sua famiglia:

Inizialmente soffrivo e non volevo deludere e far star male coloro che mi hanno messo al mondo. Mio padre quando vedeva il mio atteggiamento effemminato non gradiva e non approvava. Mia mamma temeva che potessero farmi del male. C’era una voce dentro di me che diceva: liberami“.

Un percorso lungo e doloroso che però ha portato a grandi frutti. E poi l’aneddoto che riguarda il fratello:

“Ho capito che mio padre mi ha accettata, quando una volta sono tornata a Foggia e lui mi ha riempito di cose da mangiare. E mio fratello, una volta è venuto al Gay Pride con un boa di piume rosa per stare insieme a me.”