Renato Zero contro Achille Lauro. Se in passato molti avevano paragonato le performance trasformiste dei due cantanti trovando analogie, il re dei ‘Sorcini’ dalle colonne del Corriere della Sera chiarisce le cose e lo fa lanciando una frecciatina all’ex trapper romano.

 

“La facilità di visibilità che hanno oggi rischia di bruciarli troppo presto. Achille Lauro? Riesce ad affermarsi con poco. Io mi sono fatto il mazzo. Cantavo la periferia, non ero un clown. Lui riesce ad affermarsi con poca spesa, io mi sono fatto un mazzo così, ma lungi da me giudicare. Io amo tutti quelli che fanno questo lavoro a patto che non prendano per il c**o il pubblico”

Parlando della musica di oggi:

“Non si può fare la musica chiusi in una stanza, soli davanti al pc, perché così diventa un soliloquio sterile. E la facilità di visibilità che hanno oggi i ragazzi rischia di bruciarli troppo presto”.

Dai social di Achille Lauro nessuna replica, solo la promozione dell’album appena uscito: “1969 – Achille Idol Rebirth”, riedizione dell’album certificato Disco d’Oro. Dentro il disco che ospita Roll Royce, ‘Me ne frego’, ‘Maledetto lunedì’, la ballata ‘16 marzo’, ‘Bam Bam Twist’ e la riedizione di ‘C’est la vie’ con Fiorella Mannoia“