Sapore di mare 2 – Un anno dopo recita il titolo del sequel di uno dei film più fortunati di Carlo Vanzina, nonché uno dei cult italiani più amati degli anni ’80. Benché si faccia riferimento a 365 giorni dopo, per girarlo, non si aspettò così tanto. Il successo del primo film (10 miliardi di lire al botteghino) spinse la produzione a sfornare un sequel subito dopo, uscito nello stesso anno, il 1983, stavolta con la regia di Bruno Cortini, non più di Vanzina.

Del primo film restano le location (La Capannina di Forte dei Marmi, in Versilia) e alcuni protagonisti, ma la differenza, soprattutto per quanto riguarda le atmosfere, si sente e il risultato non riuscì ad eguagliare il precedente.

Non ci sono più Luca (Jerry Calà) e Felicino (Christian De Sica), Marina Pinardi (Marina Suma) e i coniugi Balestra (Virna Lisi e Guido Nicheli), ma in compenso il cast si è arricchito della presenza di Tea Guerrazzi (Eleonora Giorgi), attraente giovane a caccia di ricconi; Uberto Colombo (Mauro Di Francesco), autista del Commendator Carraro, anche lui alla perenne ricerca di una donna ricca; Fulvio Comenducci (Massimo Ciavarro), bellissimo libertino che calamiterà l’attenzione delle donne del posto e che stuzzicherà anche la bella Selvaggia (Isabella Ferrari), fidanzata con Gianni. C’è sempre Paolo (Angelo Cannavacciuolo), ancora innamorato e alla ricerca della sua Susan (Karina Huff) ma Cupido ne combinerà ancora di tutti i colori anche agli altri personaggi.

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Tra i protagonisti del sequel c’è Gianni Ansaldi, uno dei pochi a ritornare insieme a Isabella Ferrari. In una nostra video intervista, Gianni ci parlò così delle differenze tra primo e secondo film:

Il rapporto è molto diverso, il primo è il primo, l’originale, girato dai Vanzina, ben patinato. Il secondo va più sul commerciale, diretto però dall’ottimo Bruno Cortini, scomparso prematuramente. Il secondo è stato più un’operazione di cassetta, non c’era l’entusiasmo del primo. Nel primo eravamo tutti giovani, c’era un De Sica agli esordi. Pensate che lui neppure lo volevano i produttori, dicevano che non ci azzeccava con un milanese. Invece scelta riuscitissima, fu grandissimo in quel film. Anche Virna Lisi era molto perplessa sul suo personaggio.