Il Film

Nel 1980 Paul Schrader aveva poco più di trent’anni, era conosciuto soprattutto per aver scritto la sceneggiatura di Taxi Driver. Decise così di mettersi lui alla regia dopo già due film di meno successo, realizzando American Gigolò, il famoso film con Richard Gere, Nina Van Pallandt, Lauren Hutton, Hector Elizondo e sopratutto la famosa colonna sonora d’apertura firmata dai Blondie “Call Me“.

Trama

Julian Kay esercita il poco onorevole mestiere di “gigolò” un tempo alle dipendenze di Anne e ora nell’interesse di Leon Jaimes, uomo privo di scrupoli. Incontrata casualmente Michelle Straton, giovane e trascurata moglie del senatore Charles, Julian ne diviene l’amante non prima di essere venuto in contatto, per commissione di Leon, con i coniugi Rheiman dai gusti depravati. Quando Judy Rheiman viene trovata sadicamente uccisa a Palm Spring, Julian si trova ferocemente incalzato dall’ispettore Sunday e invano chiede soccorso alle precedenti amiche o clienti Anne e Lisa Williams.

Le prime scelte

A Christopher Reeve e John Travolta è stato offerto il ruolo principale di Julian, ma entrambi alla fine hanno rifiutato.

Travolta inizialmente ha accettato la parte, poi si tirò indietro. Secondo quanto riferito, secondo l’edizione del 18 giugno 1979 della rivista “Playgirl”, a Reeve fu offerto uno stipendio di 1 milione di dollari per interpretare la parte di Julian Kay.  In precedenza, l’edizione del 18 gennaio 1978 del “The Los Angeles Times” aveva annunciato che Travolta, alla chiamata al progetto, avrebbe preso uno stipendio di $ 2 milioni. Ancora di più di Reeve.

Secondo quanto riferito, uno dei motivi per cui John Travolta ha rifiutato il film era perché voleva l’ultima parola al montaggio finale ma il regista Paul Schrader non lo consentì. Inoltre, si ritiene anche che l’allora attuale malattia del padre di Travolta e l’allora recente morte della madre di Travolta abbiano contribuito a far uscire l’attore dal progetto.

La colonna sonora

Il film viene ricordato principalmente per la presenza di Richard Gere che ottenne come attore la fama mondiale e soprattutto la famosa colonna sonora d’apertura firmata dai Blondie “Call Me“.

Debbie Harry (la cantante) ha detto che la canzone è stata ispirata dalla guida del protagonista e ha visualizzato la sequenza di apertura del film durante la scrittura. Ha detto: “Mentre lo scrivevo, ho immaginato la scena di apertura [del film], guidando sulla costa della California”. Harry ricevette per la prima volta una traccia strumentale grezza intitolata “Man Machine” di Giorgio Moroder e gli fu chiesto di scrivere la melodia e il testo per la canzone. Secondo quanto riferito, le ci vollero solo poche ore: così nacque il pezzo come tutti lo conosciamo.

Call Me raggiunse la vetta sia della classifica dei singoli statunitense sia di quella inglese, diventando il più grande successo del gruppo. Inoltre si è posizionato al #289 nella Lista delle 500 migliori canzoni secondo la rivista Rolling Stone. Il ritornello della canzone fu cantato dalla Harry anche in italiano (amore, chiamami) ed in francese (Mon cheri, appelle-moi).