Il cantautore Claudio Baglioni, nel corso di un’intervista su Rolling Stone Italia, ricorda Franco Califano, raccontando un aneddoto:

“Uno di quelli ai quali sono più legato riguarda la Vigilia di Natale di alcuni anni fa. Vengo a sapere che il Califfo è a casa agli arresti domiciliari. Per dei fatti ai quali sarebbe, poi, risultato estraneo. Con un amico, decido di andarlo a trovare con una bottiglia di spumante, per quattro chiacchiere in compagnia. Suono il campanello della villa di Primavalle e si accendono una luce abbagliante e una sirena. Non sapevo che bisognasse avvertire la Polizia. Riconoscimento. Spiegazioni. Alla fine, entro. Un abbraccio, Come stai?, un brindisi, buon Natale. Qualche commento, silenzi, sguardi d’intesa, un altro cincin. ‘Ciao. Ci si vede presto’…’Sì, ci si vede’…”.

 

Baglioni poi prosegue, ricordando l’affetto che provavano l’uno per l’altro:

“Mi voleva bene e anche io gliene volevo. In un concerto, accanto alle sue canzoni, mise anche la mia ‘I vecchi’. Allora, ancora giovani, la cantavamo per gli altri”.

E poi aggiunge:

“Il tempo va per tutti e per tutti c’è un tempo. Ma gli artisti sono esseri strani, che non vivono mai veramaente così come non muoiono mai. Con queste parole l’ho salutato il giorno in cui se ne andò. E adesso lo saluto ancora, da qui. Intanto ciao Franco. Tanto prima o poi ci si vede”.

Fonte: Rolling Stone Italia