Bambola è un film del 1996 diretto da Bigas Luna. È la prima prova da attrice protagonista di Valeria Marini. A causa delle numerose scene di violenza carnale, il film venne vietato ai minori di 18 anni: ciò causò le ire della Marini, la quale asserì che le era stato promesso il taglio delle tre scene più “forti” e un divieto per i soli minori di 14 anni.

TRAMA

In seguito alla morte della madre Greta, la giovane Mina detta “Bambola” vive sola con il fratello omosessuale Flavio con cui gestisce una pizzeria sul Lido di Comacchio, grazie anche ai finanziamenti di Ugo, un amico di Flavio innamorato non corrisposto di Bambola. Un giorno i tre vanno al parco acquatico dove incontrano un ragazzo, Settimio, che rimane folgorato dalla bellezza di Bambola. Ugo non è affatto contento delle avances ricambiate del giovane verso la ragazza e preso dalla gelosia lo aggredisce: tra i due scoppia una colluttazione che vede Ugo sbattere la testa e cadere esanime nella piscina. La morte di Ugo porta all’incarcerazione di Settimio; Bambola e Flavio vanno spesso a trovare Settimio in carcere ed un giorno la ragazza viene notata da un altro detenuto, Furio, che arriva a far violentare Settimio dagli altri carcerati pur di incontrare di nuovo Bambola.

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VALERIA MARINI: “FUI MASSACRATA A VENEZIA”

A La Vita in Diretta, Valeria Marini ha ricordato il film:

“All’inizio a Venezia fui massacrata non si parlava di altro: poi è diventato un cult. Il direttore di produzione era Massimo Ferrero, ci fu un’attenzione talmente grande. Mi ricordo che ci fu una doppia proiezione: ad una di queste si spensero le luci e sembrava di stare in uno stadio. Il film era un po’ eccessivo.”

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