Tutti ad aspettare news su Ghostbusters 3 ed altre news importanti da Bill Murray, ma l’incontro e il ritiro per il premio alla carriera a Roma si trasforma in una situazione surreale piena di imprevisti.

Alle 13.30 la doccia fredda per noi blogger, BILL MURRAY non ci sarà, perché in albergo ancora in pigiama. Poi il suo arrivo verso le 17 e il saluto al pubblico stringendo molte mani senza firmare gli autografi, poi la cerimonia e una serie di imprevisti.




Insieme sul palco con Antonio Monda come moderatore, Bill Murray impedisce all’interprete, Olga Fernando, di fare il suo lavoro: ovvero tradurre domande e risposte. E questo, durante tutto l’incontro, tra le proteste e i richiami di parte del pubblico pagante che chiedeva di capire cosa si stesse dicendo.

“Siamo dei veri americani aggressivi, se volete vi fate dire la traduzione dal vicino”

L’attore, giacca da smoking, papillon, panama nero e scarponcini, ha ricordato molto il suo lavoro con Anderson “lavoravamo come pazzi e mangiavamo solo a mezzanotte”,





E poi tra i suoi ricordi parla di Polpette di Ivan Reitman:

“Preoccupato per il risultato del film ha detto: casomai lo facciamo vedere ai turchi. Polpette alla fine funzionò al botteghino, ma la sera ero così stanco che mi mettevo un disco e mi addormentavo prima dell’ultimo brano”.

Murray ha ringraziato attori importanti come John Belushi, “a cui devo il successo, e nella seconda parte della mia carriera tre registi: Wes, Sophia Coppola e Jim Jarmusch”.



Poi il saluto alla città e il premio

“Roma è una città bellissima, ma la parte più bella della sua storia l’hanno fatta gli altri, quelli che sono venuti prima. E i romani oggi devono avere cura di questa città, amarla. Io mi sento oggi così, come loro”.