Il primo episodio della quarta stagione della serie britannica ci porta in un universo liberamente ispirato a quello a  Star Trek quindi anni 80 puri.

L’episodio inizia con una pellicola sgranata tanto per farci tornare indietro nel tempo, proprio a quello Star Trek molto caro a noi. Dai primi momenti vediamo la sala di una nave spaziale, un uomo al comando e molto vicino al capitano Kirk e i suoi seguaci passivi a eseguire gli ordini. La nave è la USS Callister, ma praticamente è come essere l’Enterprise di Star Trek, le divise le pettinature i personaggi sono praticamente identici.

Come tutti gli episodi che abbiamo visto in passato, tutto quello che vediamo sullo schermo in realtà è una percezione cognitiva perchè Black Mirror non è mai banale e prevedibile e basta continuare nella visione per capire che lo scopo dell’episodio non è proprio un omaggio alla serie anni 70-80 ma bensì un altro molto più crudo.

La serie vuole portarci da un’altra parte, il tratto iniziale non è altro che un antipasto. Infatti eccoci nel presente o nel futuro tecnologico e dietro il Capitano Daly si nasconde un timido ingegnere informatico, Robert Daly. È uno dei due fondatori, e presunto boss, della Callister ma al comando nella vita reale c’è in realtà il suo socio James Walton. Il povero Robert viene molto soggiogato dal boss anche se ciò che hanno costruito si basa sulle sue capacità di programmatore, così come Infinity, il gioco on line per eccellenza un pò come Candy Crash adesso. 

L’episodio si basa infatti sulla realtà virtuale e sulla clonazione digitale infatti impossessandosi del DNA, Daly crea un clone virtuale di chi lo circonda e lo innesta nell’IO DIGITALE di Infinity. Praticamente come in Matrix abbiamo la famosa PROIEZIONE MENTALE DEL TUO IO DIGITALE.

Uno degli aspetti più drammatici è che i personaggi non sono semplici videogiochi stile Jumanji di adesso, ma bensì possiedono autocoscienza di chi sono nel vita reale e cercano di sfuggire a questo “GIOCO DEL TERRORE”minacciati da Daly che li obbliga a recitare e a obbedire a tutti i suoi ordini. Non c’è sesso in questo mondo digitale e fa molto ridere la scena in cui i personaggi si accorgono di non avere i genitali.

Black Mirror

La vera morale dell’episodio senza spoilerarvi troppo la trama è semplicemente la sete di potere e in questo caso l’abuso su come e quanto gli uomini al comando finiscano per abusare della propria posizione verso gli altri.

Questo è il trailer e come primo episodio siamo rimasti molto impressionati e ci aspettiamo anche che i restanti siano all’altezza.