Daniel Radcliffe è stato protagonista di una lunga intervista via radio nel programma Desert Island Discs, in onda su BBC Radio 4.

L’attore, divenuto noto in tutto il mondo ad appena 11 anni grazie al suo ruolo di Harry Potter, ha parlato liberamente della sua carriera e dell’influenza che la fama e il successo hanno avuto su di lui, creandogli anche non pochi problemi. Tra questi, l’alcolismo, usato come via di fuga per affrontare il tutto.

Le sue parole alla domanda della giornalista su come abbia affrontato il fatto di essere costantemente sotto gli occhi di tutti, anche nella sua vita privata:

“Non l’ho affrontato bene. Non sapevo bene come comportarmi e lì ho sentito per la prima volta gli effetti della fama sulla mia vita. Se uscivo e mi ubriacavo, c’era qualcuno ad osservarmi e giudicarmi, perché ovviamente non ero un normale ragazzo che beveva ma “Harry Potter che si ubriaca al pub”. Questo poteva essere divertente per la gente, ma non per me. Quindi l’unico modo per uscirne era quello di bere di più, ed è quello che ho fatto in quegli anni. 

Molto spesso nella vita mi è capitato di domandarmi se quello che sono o quello che ho fatto è dipeso dalla fama, o se l’avrei fatto indipendentemente, perché fa parte del mio essere. Non lo posso sapere. Però il problema dell’alcolismo che ho avuto verso la fine di Harry Potter so che è relativo al panico, al non sapere cosa mi aspettava dopo. Non ero completamente a mio agio in quegli anni e non riuscivo a rimanere sobrio.”

 

Oggi Daniel ha 30 anni ed è riuscito a superato quei brutti momenti di buio e indecisione buttandosi sul lavoro e nuovi progetti. Dopo Harry Potter è apparso in diverse rappresentazioni teatrali (tra cui citiamo quella del 2007  Equus, un dramma psicologico che destò non poco scalpore per le sue scene di nudo integrale e particolarmente passionali), e diversi film più impegnati, spaziando tra l’horror e la commedia nera. Tra i suoi più recenti lavori figurano Swiss Army Man – Un amico multiuso (2016), Jungle (2017), Guns Akimbo (2019) e Escape from Pretoria (2020).

Se volete ascoltare l’intervista intera, potete farlo cliccando al seguente link (la parte in cui parla dei suoi problemi con l’alcol è al minuto 27 circa).