Spegne ogni 51 candeline l’inventore dei sottofondi delle serate sulle Fiat Punto, di indimenticabili scuotimenti di braccio in discoteca e il pioniere della cosiddetta Mediterranean progressive e del lento violento. Stiamo parlando, ovviamente, di Gigi D’Agostino o Gigi Dag se volete, (nome completo Luigino Celestino Di Agostino) soprannominato Il Maestro o Il Capitano.

Attuale ancora oggi a distanza di circa 20 anni, il buon Gigi è stato capace di creare un sound commerciale, ipnotico e sicuramente molto unz unz, perfetto per le discoteche di fine anni Novanta e non solo. Con il suo stile ‘tamarro’, fatto di outfit al limite della sobrietà, Gigi regna ancora in numerose discoteche sparse per l’Italia, dove pezzi come Bla Bla Bla, L’amour toujours, The Riddle infiammano le piste. 

Nato a Torino ma di origini salernitane, inizia l’attività di disc jockey nel 1987 a Torino (discoteca Woodstock). Nei primi anni ’90 arrivano le prime collaborazioni discografiche con altri DJ fino a sbocciare nel 1998 quando pubblica il pezzo (your love) Elisir, hit dell’estate di quell’anno a cui seguiranno: Cuba Libre, sotto lo pseudonimo Gigi D’Ag, e Movimento, sotto lo pseudonimo Noisemaker.

Nel 1999 arriva il successo internazionale con il singolo Bla Bla Bla, che venderà un milione di copie nella sola Germania. Egli descrisse il singolo come “un pezzo che scrissi pensando a tutte le persone che parlano e parlano senza dire niente!” Segue l’EP Tecno fes, che viene pubblicato alla fine dell’estate e lancia un brano tormentone come Another Way. Solo due mesi dopo D’Agostino pubblica un doppio album, il suo secondo, dal titolo L’amour toujours.

Nel 1999 diventa un produttore di riferimento e collabora con Andrea Prezioso e Giorgio Prezioso, il cantante Alessandro Moschini (più noto come Marvin) e Paolo Sandrini alla hit Tell Me Why. Il suo tour tocca le città di mezza Europa e con il suo manager Francesco Andrisani stabilisce il record di serate consecutive (ben 31 in Germania nel 2001). Caratteristica dei suoi DJ set è proprio il fatto che ad ogni serata viene seguito dal proprio soundsystem come in un vero e proprio concerto. Nello stesso anno pubblica L’Amour Toujours, che raggiunge il decimo posto nella classifica italiana di vendite e diventa disco di platino.