Ospite di “Verissimo”, Carolina Marconi racconta a Silvia Toffanin cosa ha imparato dopo aver affrontato una terribile malattia come il tumore:

“Ho imparato di non sprecare più tempo o quantomeno di impiegarlo bene. Ora però sono qui, sto bene e voglio raccontarti solo cose belle. Io me lo ricordo ancora quel giorno della diagnosi. Il medico era seduto dietro la scrivania e mi ha chiesto di sedermi, io ho subito capito che c’era qualcosa che non andava e sono scappata”.

La Marconi ricorda le cure a cui si è sottoposta e di come abbia affrontato anche i momenti peggiori:

“Ho fatto un ciclo di chemio di quelle più forti, rosse e uno di quelle più blande, le bianche. Ho subito un intervento di 9 ore in cui mi hanno asportato il tumore. Alcune volte non riuscivo ad alzarmi dal letto. La mia cura, però, è stato sognare, pensare a cosa avrei fatto dopo”.

Ed infine spera che la legge sull’oblio oncologico passi al Senato:

“Siamo discriminati. Perché nonostante per i medici siamo guariti rimane questa condizione dell’oblio oncologico solo dopo 10 anni dalla guarigione. E dieci anni sono troppi. Spero che al Senato, la legge che è stata presentata, riduca almeno a 5 gli anni, abbiamo bisogno di poter pensare di farci una vita”.