Era l’11 agosto 2014 quando la notizia della morte di Robin Williams sconvolse tutto il mondo del cinema e non solo.

Sono già passati sei anni, ma il ricordo dell’attore è ancora vivido e non possiamo ricordarlo se non con un grande sorriso stampato in faccia. Purtroppo Robin il sorriso l’aveva perso da tempo, non riusciva a superare l’idea di essere afflitto da una malattia neurodegenerativa – la demenza da corpi di Lewy , spesso correlata al Parkinson – che fu proprio la causa scatenante del suo suicidio, avvenuto a 63 anni. 

Durante l’ultimo anno di vita Williams soffrì, secondo la testimonianza della moglie Susan, di allucinazioni, di tremore alla mano sinistra, problemi di stomaco, insonnia, attacchi di panico, paranoia e perdita di memoria (che lo colpì la prima volta sul set di Una notte al museo 3). La moglie dell’attore dichiarò anche che Robin era però lucido e tranquillo l’ultimo giorno della sua vita (tanto da non fare sospettare nulla), e scelse consapevolmente di togliersi la vita, non potendo sopportare di trascorre altro tempo in queste condizioni. Il suo corpo venne trovato poco prima di mezzogiorno nella sua casa di Tiburon, in California, morto per asfissia.

Robin ci ha regalato tante interpretazioni magnifiche in carriera, ci ha fato ridere e commuovere… rivediamo un po’ i suoi ruoli più iconici:

GOOD MORNING VIETNAM

Dopo essersi fatto notare in tv e in alcuni film non troppo conosciuti, la consacrazione di Robin Williams a Hollywood avvenne nel 1987 con Good Morning, Vietnam di Barry Levinson, nel quale interpretò Adrian Cronauer, militare americano che lavorava come deejay per la radio dell’esercito statunitense, ascoltata tutti i giorni dai soldati impegnati in Vietnam. Nel film Williams fu lasciato libero di improvvisare e ricevette la sua prima nomination agli Oscar. Non vinse il premio ma si aggiudicò comunque un Golden Globe.

L’ATTIMO FUGGENTE

Due anni dopo, nel 1989, entra nei cuori della critica e del pubblico grazie a L’attimo fuggente, che gli valse la sua seconda nomination agli Oscar: nel film di Peter Weir, Williams interpretò il ruolo del professor John Keating, tenace, rivoluzionario e fuori dagli schemi in un liceo vecchio stile e conservatore. Grazie a questa interpretazione in un ruolo drammatico l’attore si consacrò anche agli occhi della critica che sino ad allora lo aveva considerato un commediante per pellicole di genere.

RISVEGLI

In questa pellicola del 1990, Robin recita al fianco di Robert De Niro,  interpretando la parte del dottor Malcolm Sayer.

LA LEGGENDA DEL RE PESCATORE

La leggenda del re pescatore (The Fisher King) è un film del 1991 diretto da Terry Gilliam dove Robin recita con Jeff Bridges. Il titolo si riferisce alla figura leggendaria del Re Pescatore nel ciclo arturiano, dal quale il film trae molti altri elementi, in particolare quello della ricerca del Santo Graal. Robin interpreta un professore di storia medievale colpito da lucida follia.

HOOK – CAPITAN UNCINO

Sempre nel 1991 Robin è protagonista del film di Spielberg, Hook – Capitan uncino, con un cast di rispetto formato da Dustin Hoffman, Julia Roberts, Bob Hoskins e Maggie Smith. Hook è un sequel delle avventure originali di Peter Pan e si concentra su un Peter cresciuto che ha perso i suoi ricordi d’infanzia. Conosciuto ora come “Peter Banning”, Peter è un avvocato di successo sposato e con due figli. Quando Capitan Uncino rapisce i suoi due ragazzi Peter farà ritorno all’Isola che non c’è e riacquisterà lo spirito giovanile di Peter Pan così da poter sfidare un’ultima volta il suo acerrimo nemico.

MRS. DOUBTFIRE

Nel 1993 conquistò il pubblico nel duplice ruolo di papà e domestica in Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre di Chris Columbus, film che ottenne anche un Oscar per il Miglior Trucco.

JUMANJI

Nel 1995 è protagonista di Jumanji con Bonnie Hunt, Kirsten Dunst e Bradley Pierce.

WILL HUNTING – GENIO RIBELLE

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Uno tra i film di maggior successo ai quali partecipò fu Will Hunting – Genio ribelle (1997), di Gus Van Sant, a fianco dei giovanissimi Matt Damon e Ben Affleck: grazie a questa interpretazione l’anno successivo vinse il suo primo Oscar come miglior attore non protagonista.

Conclusero gli anni Novanta film per famiglie quali Flubber – Un professore tra le nuvole (1997), Al di là dei sogni Patch Adams (1998), Jakob il bugiardo e L’uomo bicentenario (1999).

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Pur mantenendo intatte le sue capacità di adattarsi a molti ruoli, negli ultimi anni ha vissuto la difficoltà di essere in parte dimenticato dal pubblico e di non ricevere l’appoggio della critica, ritrovando il successo commerciale interpretando la statua di cera del presidente Theodore Roosevelt al fianco di Ben Stiller nella trilogia di Una notte al museo (2006, 2009, 2014) e quello dei recensori come protagonista del dramma Indie Boulevard (2014) di Dito Montiel.

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