Don Camillo monsignore… ma non troppo è un film del 1961 ed è il quarto episodio della saga di Don Camillo e Peppone, diretto da Carmine Gallone e tratto dai racconti di Giovannino Guareschi. Grande cult viene sempre rimandato in televisione su rete 4 per il ciclo Don Camillo. Nel cast Fernandel e Gino Cervi

Don Camillo Monsignore… ma non troppo, i nostri eroi tre anni dopo: trama, cast e curiosità – Tvzap

TRAMA

Dall’epoca in cui è ambientato il precedente film della serie sono passati 12 anni. Ora siamo nel 1960: da tre anni, i superiori di don Camillo si sono sbarazzati di lui facendolo monsignore e trasferendolo a Roma. Lo stesso hanno fatto i dirigenti del partito comunista con Peppone, eletto senatore. Arriva loro da Brescello, loro paese natale, la notizia che è stato approvato il progetto della costruzione di una casa popolare per alloggiare alcune famiglie in difficoltà; il problema è che sul luogo di costruzione sorge la cosiddetta «Madonnina del Borghetto», di proprietà della Curia. Don Camillo e Peppone, indipendentemente l’uno dall’altro, decidono di tornare al loro paese con lo scopo di seguire la vicenda da vicino, col risultato che si incontrano per caso nel vagone letto del treno che li sta riconducendo a casa.

1961 Don Camillo monsignore ma non troppo with Gisella Marasca, Marco Tulli and Ignazio Balsamo Gisella Marasca (Gina Rovere) con lo S… | Sari, Tulle, 40 anni

Gina Rovere (Gisella Marasca)

In un’intervista rilasciata sul sito Divanotti.it Gina Rovere che interpretava la “Gisella”, personaggio molto forte, ha rivelato dei dettagli sul set:

“Sì, con Gino… come no. Ero andata ad abitare nella casa del prete e la sera scappavo, andavo in piazza a Brescello perché mi aspettavano tutti i compagni di lavoro, e Gino mi aspettava perché poi giocavamo a scopa. Gino, la moglie e io ci mettevamo al tavolinetto seduti in piazza a giocare a carte. Passavamo delle ore. Mi ricordo anche che l’aiuto regista aveva organizzato una festa e ci siamo messi lì a cantare. Due anni fa mi hanno invitata a Brescello dove hanno fatto una festa e sono stata lì a raccontare questi aneddoti… è stato bellissimo. Ho dei ricordi stupendi guarda… ho conosciuto tante gente bella e simpatica. Anche gente antipatica, ma tanto quella non la frequentavo quindi nun me ne fregava niente”

FONTE DIVANOTTI