Si è spento questa sera all’età di 72 anni Gianni Nazzaro. Il cantante era ricoverato al Policlinico Gemelli, a Roma, per una grave malattia. A darne notizia attraverso la sua pagina social è l’amica e presentatrice Paola Delli Colli che con il suo “Festival Italia in Musica” era solita ospitare l’artista napoletano autore di successi che sono rimasti nella storia della musica italiana: da “Quanto è bella lei” a “L’amore è una colomba”, “A modo mio”, “In fondo all’anima”, solo per citarne alcune.
Nazzaro lascia la compagna Nadia Ovcina, il padre Erminio e i figli Giorgia, David, Mattia e Gianni Junior.

Nato a Napoli il 27 ottobre 1948, Nazzaro debutta nel mondo dello spettacolo nel 1965 con lo pseudonimo di Buddy, imitando artisti sulla cresta dell’onda come Bobby Solo, Adriano Celentano, Gianni Morandi. Nel 1970 arriva il successo al Festival di Napoli con “Me chiamme ammore”, in coppia con Peppino Di Capri. L’anno dopo Nazzaro partecipa a Canzonissima con “Far l’amor con te” e “Miracolo d’amore“, nel 1972 domina Un disco per l’estate con “Quanto è bella lei”, che resterà tra i suoi più grandi successi. Tra le sue hit degli anni ’70, portate sul palco di Sanremo, “L’amore è una colomba”, “Bianchi cristalli sereni”, “Non voglio innamorarmi mai”, “A modo mio”, ma anche “In fondo all’anima“. Nel 1987 proverà a tornare al festival con “Perdere l’amore”, brano che non supera le selezioni ma che l’anno successivo sarà portato alla vittoria da Massimo Ranieri: un episodio che segnerà la carriera di Nazzaro, alimentando le voci su una rivalità tra i due artisti.