Eleonora Cecere, una delle ragazze più amate di Non è la Rai (e che abbiamo avuto il piacere di intervistare qualche mese fa, come potete vedere QUA) si è raccontata a Fanpage per una nuova intervista, nella quale ha parlato del periodo felice vissuto durante le riprese del programma di Boncompagni ma anche di alcuni gesti estremi ricevuti da alcuni fan molesti.

Su Non è la Rai, racconta: “È stata la cosa più bella della mia vita. Ha lasciato tantissimi bei ricordi, la gente ancora ci segue e ci vuole bene. Tantissime persone mi chiedono di tornare in tv. Stravedono per noi. Si è visto quando Ambra ha cantato T’Appartengo a X Factor. Non è la Rai è rimasto nel cuore di tutti”.

All’epoca i fan erano ossessionati da voi. Qual è la cosa più eclatante che hanno fatto per te?

C’erano gesti tutto sommato carini. Venivano davanti casa mia col pullman o con i motorini. Io vivevo fuori città e a volte era mio padre a riaccompagnarli a Roma. Su una strada che percorrevo ogni giorno per tornare a casa, sull’asfalto c’era scritto: “Eleonora sei tutti noi”, “Eleonora ti amiamo”. E poi c’erano gesti davvero inquietanti.

Quali?

Un maniaco mi minacciava di morte, mi mandava delle musicassette con la sua voce che diceva: “Prima o poi ti ammazzerò”, cose che mi turbavano. I miei genitori avevano paura di farmi uscire con gli amici, perché questa persona mi minacciava di brutto. Mi mandò anche una bambolina vudù con una gamba in meno, uno spillo infilzato nelle tempie e un cappio al collo, su un biglietto c’era scritto: “Questa sei tu e questa è la fine che farai”. È sceso il panico sulla mia famiglia e nei miei occhi, avevo paura.