Il film

Il film è uscito nel 1993 diretto da Neri Parenti. È l’ottavo capitolo della saga incentrata sulle vicende dell’ex impiegato Ugo Fantozzi, ideato ed interpretato da Paolo Villaggio. Per la prima volta l’ex ragioniere Ugo Fantozzi, ormai anziano, affronta l’angoscioso problema della morte e lo fa con una malinconia esistenziale che però (secondo Morando Morandini) nella seconda parte si trasforma “in una buffoneria degna dei migliori episodi“.

La trama

Uno ad uno, tutti gli ex colleghi del ragionier Fantozzi vengono a mancare. All’inizio del film Fantozzi è al funerale del ragionier Fonelli; il rito però è seguito da un matrimonio, e le persone si scambiano condoglianze e auguri, con un sottofondo funebre-nuziale. Durante il successivo viaggio funebre in macchina, Filini e Fantozzi decidono di organizzare una rapina alla Megaditta dove lavoravano. Dopo aver visto una scena cinematografica di una rapina e studiato il movimento dei ladri, vanno in un negozio di maschere portando con loro la nipotina Uga come copertura. Filini e Fantozzi si procurano le armi: Filini una pistola da starter e Fantozzi una pistola lanciarazzi proveniente dal disarmo della Duilio. Mascherati con semplici occhiali con naso e baffetti finti, i due riescono a sottrarre all’azienda un bel malloppo e si danno alla fuga rubando un’auto inglese, ma subito dopo la fuga vengono tratti a bordo della lunghissima limousine del Megadirettore Galattico Balabam, che li costringe a consegnare il denaro.

Ormai sconsolato, Fantozzi decide di rintanarsi in casa e di seguire il suo sport preferito, il calcio, in televisione…

Plinio


Il film segna l’abbandono delle scene da parte di Plinio Fernando, nel successivo film Mariangela e Uga saranno interpretate da Maria Cristina Maccà.

Attraverso Elisabetta Villaggio, figlia di paolo e autrice di “Fantozzi dietro le quinte. Oltre la maschera. La vita (vera) di Paolo Villaggio” abbiamo potuto leggere il libro scomparendo di più. Proprio all’interno del libro è possibile trovare tantissimi aneddoti legati al padre e non solo, anche approfondimenti sulla sua vita privata.

Ecco allora un passaggio dove parla proprio di Plino:

La scena che lo ha divertito maggiormente è quella in cui era incinto (Fantozzi subisce ancora) mentre la più complicata, quella del compleanno (Fantozzi va in paradiso), quando recita la poesia. «Ero con Milena e Villaggio ed era una scena difficile perché se si sbagliava erano dolori.» Un’altra situazione complicata è stata quando gli hanno lanciato una torta in faccia in Fantozzi in paradiso. «Abbiamo girato più volte la scena e all’ultimo ero sfinito. Sono andato giù con tutta la faccia sporca di panna più volte. Quando abbiamo finito Milena mi ha offerto un caffè e il cameriere mi ha domandato se lo volevo con un po’ di panna. Stavo per sentirmi male e ho risposto che ne avevo avuta abbastanza per quel giorno.» I suoi film preferiti rimangono Fantozzi va in paradiso e Fantozzi va in pensione perché era diventato più esperto. «Mi sono divertito più agli ultimi, mi senti- vo maggiormente a mio agio.”