Ospite di “Belve”, il programma cult di Rai 2, Gabriel Garko si è raccontato a tutto tondo e senza filtri, cominciando dalla scelta del suo nome artistico:

“Ho scelto questo nome per proteggere la mia famiglia. Durante una cena a tavola, alla quale c’era anche Eva Grimaldi, abbiamo optato per questo nome. Io ed Eva siamo come Hansel e Gretel: abbiamo un bellissimo rapporto, siamo due ragazzini quando stiamo assieme”.

Per quanto riguarda gli anni trascorsi alll’Ares ha raccontato:

“Non sono stati semplici per la mia formazione come persona, ma ho imparato tanto a regger botta, cosa che questo lavoro richiede, togliendoti la libertà di fare cosa vuoi e di essere cosa desideri. Quegli anni sono passati, ma ora voglio vivere proiettato verso l’oggi e verso il domani. All’epoca avevo imparato a interpretare un ruolo anche nella vita di tutti i giorni e questa cosa l’ho usata come scudo”.

Gabriel Garko: “Gli anni in Ares non sono stati facili, ma ho imparato a regger botta. Non potevo uscire allo scoperto per la mia omosessualità”

Sulle finte fidanzate che ha collezionato negli anni, ha rivelato:

“Inizialmente non volevo fingere di avere relazioni, visto che non potevo uscire allo scoperto con la mia omosessualità. Però con Manuela Arcuri è stata una storia vera. Con Eva Grimaldi, invece, avevamo un rapporto totalmente diverso. Giuliana De Sio e Nancy Brilli si sono rifiutate di fare le mie fidanzate? Meno male!”.