L’anniversario di Non è la Rai ha riacceso polemiche e fuochi mai spenti. Dopo le parole non proprio lusinghiere di Laura Colucci, è Pamela Petrarolo a replicare, difendendo in qualche modo non solo la trasmissione che l’ha resa famosa, ma anche il suo mentore Gianni Boncompagni. Raggiunta da “Fanpage” ha così replicato:

“Quello che ha detto la signora non esiste, le sue parole si commentano da sole, non capisco dove voglia andare a parare, probabilmente ha provato a farsi pubblicità. Con le ex colleghe abbiamo un gruppo su Whatsapp e ci siamo dissociate dalle sue parole, siamo tutte scioccate”.

Per la Petrarolo, Non è la Rai è stata l’esperienza più bella della sua vita:

“Il ricordo di Non è la Rai è assolutamente il più bello e spensierato della mia adolescenza, non avrei potuto desiderare di meglio. A Non è la Rai, come in tanti altri ambienti, sono state le persone a scegliere di fare qualcosa rispetto ad altro. Per me è stata una delle esperienze più belle della mia vita, poi quello che ognuno sceglie di fare tra le mura di casa sono affari suoi. Le scorciatoie ci sono sempre state da che mondo e mondo, io parlo per me e posso dire che in quegli studi ho sempre respirato un’aria pulita”.

E conclude difendendo Boncompagni che secondo Pamela meriterebbe rispetto, soprattutto ora che non può difendersi:

“Gianni è sempre stato per me il punto di riferimento assoluto. Non capisco il senso di tirare fuori queste accuse 30 anni dopo, quando Gianni Boncompagni non c’è più. Avrebbe potuto farlo quando era vivo, almeno avrebbe potuto difendersi. Invece no, anzi, la signora era persino presente ai suoi funerali. Forse dovrebbe farsi un esame di coscienza”.