Giorgia Surina si è raccontata tempo fa in una lunga e nostalgica intervista a Il Corriere. La conduttrice e speaker, che proprio oggi compie 49 anni, è stata uno dei volti indimenticabili di MTV insieme a Marco Maccarini, con il quale condusse alcuni dei programmi più amati di inizio anni Duemila: TRL: Total Request Live.

«Total Request Live» (Trl) generava una sorta di impazzimento collettivo, migliaia di persone sotto il vostro balcone.

«Premiavamo chi si faceva notare in maniera creativa, quindi succedeva di tutto. Ricordo ragazzi nudi anche d’inverno, in mutande solo per decenza, perché l’obiettivo era riuscire a essere portati su in studio e affacciarsi al balcone con il loro idolo. Fino a quel momento era impossibile incontrare un artista da vicino e noi eravamo un ponte tra chi ascoltava quella musica e gli artisti, univamo due mondi che si incontravano solo ai concerti».

Un’immagine di quei tempi?

«Ricordo ancora la prima puntata di Trl con Ligabue, con piazza San Babila e Corso Vittorio Emanuele bloccati e i commercianti imbufaliti. Io e Marco ci siamo anche presi una denuncia per blocco della viabilità pedonale, una cosa del genere. La polizia ci scortava perché non potevamo scendere dallo studio e tornare a casa. Fu un’esplosione che non avevamo previsto, Mtv era piccolina, eravamo in 30 segretaria compresa. Ho visto cose da matti che credo non vedremo più».

Giorgia Surina: “A MTV, durante un’intervista, una cantante molto famosa guardava Marco Maccarini e non me”

Tipo?

«Eravamo entrati nella lista delle cose da visitare dalle scolaresche in gita da tutta Italia: il Castello Sforzesco, il cenacolo, Trl in piazza Duomo… eravamo una delle attrazioni da non mancare. Molti ragazzi proponevano gite a Milano piuttosto che in luoghi più naturali da visitare, come Roma e Venezia; era un rito collettivo».

Le manca quell’adrenalina?

«È un’adrenalina impagabile, chi fa il mio mestiere cerca quel tipo di adrenalina».

Perché lasciò?

«Perché dopo 10 anni dentro Mtv avevo voglia di confrontarmi con il mondo fuori. Avevo appena compiuto 30 anni, avevo bisogno di crescere, di nuovi stimoli».