Vi ricordate gli “Sgorbions”? Le figurine degli Sgorbions, vennero prodotte dalla Topps Company negli USA verso la metà degli anni ’80. Con il nome di Garbage Pail Kids (“I ragazzi del bidone della spazzatura”), le figurine si ispiravano ai Cabbage Patch Kids, bambole molto in voga negli Stati Uniti. Fecero poi la loro comparsa in Italia all’inizio degli anni Novanta, con il nome di Sgorbions.

La caratteristica principale di queste figurine era quella di rappresentare bambini impegnati in azioni decisamente disgustose (dita nel naso, vomito, pustole e quant’altro). Sotto l’immagine veniva indicato il nome del personaggio rappresentato, non scelto a caso ma ovviamente prendendo spunto dal tipo di raffigurazione, per esempio: “Gastone Bubbone” (un bambolotto con il corpo coperto interamente di brufoli), o “Lorenzo Fetenzo” (il personaggio è completamente sporco, sotto una doccia che non sembra migliorare le cose), o “Roberto Ventreaperto” (come il nome suggerisce, il bambino viene raffigurato con una lacerazione sulla pancia da cui fuoriesce una sostanza non identificata) o ancora il mitico “Matteo Cappereo”, famoso per essere l’immagine di copertina del raccoglitore, (il personaggio viene riprodotto con un dito nel naso che arriva a forargli il cranio) e tanti altri ancora.

Sul retro delle figurine erano inoltre riportate altre frasi e scritte dello stesso genere… insomma una collezione decisamente un po’ trash, ma non per questo poco popolare… anzi, il loro successo fu senza dubbio enorme. Gli Sgorbions andavano fortemente di moda in quel periodo tanto che in Italia ne uscirono tre serie con tanto di album raccoglitore ed era possibile acquistarle in edicola, nelle cartolerie o nei negozi di giocattoli. Ricordate le risatine dei bambini con le figurine tra le mani o le smorfie delle bambine di fronte a queste immagini uniche, ripugnanti ma al contempo simpatiche e buffe?

Insomma, una vera e propria mania dove
il contrasto tra il divertente e il disgustoso ha dato vita a qualcosa di estremamente originale!!!