Sapevate che tra Sylvester Stallone e Richard Gere non scorre affatto buon sangue e che i due ricorsero brutalmente alle mani tanti anni fa… a causa di una macchia di mostarda sui pantaloni?

La faida tra i due attori nacque sul set di Happy Days – La banda dei fiori di pesco (The Lord’s of Flatbush), il film del 1974 diretto da Martin Davidson e Stephen Verona che racconta la storia di una banda di greasers di Brooklin, interpretati da Perry King, Henry Winkler e Sylvester Stallone (CLICCA QUA se ti sei perso il nostro approfondimento).

Ebbene, per il ruolo del protagonista Chico (poi andato a Perry King), era stato originariamente scritturato un giovane ed allora semisconosciuto Richard Gere. A causa però di forti contrasti e dissapori con Stallone (co-protagonista e co-sceneggiatore), Gere venne licenziato in tronco.

Leggiamo cosa successe, dalle parole dello stesso Stallone:

«Non siamo mai andati d’accordo. Bighellonava in giro con quella sua giacca da motociclista fuorimisura come se fosse stato il cavaliere più tosto seduto alla tavola rotonda. Un giorno, durante un’improvvisazione, mi afferrò (stavamo simulando una rissa) e si lasciò prendere un po’ la mano. Gli dico gentilmente di darsi una calmata, ma lui era totalmente nel personaggio ed era impossibile averci a che fare. Stavamo poi girando a Coney Island ed era ora di pranzo, così decidemmo di fare una pausa, e l’unico posto abbastanza caldo era il sedile posteriore di una Toyota. Io stavo mangiando un hot-dog e lui monta su con un mezzo pollo ricoperto di mostarda col grasso che quasi gli colava fuori dall’involucro d’alluminio. Gli dico, “Quel coso sgocciolerà dappertutto”. Lui dice, “Non preoccuparti”. Gli dico, “Se mi finisce sui pantaloni vedi che ti faccio”. Comincia ad addentare il pollo ed una piccola, unta macchia di mostarda va a finirmi sulla coscia. Gli do una gomitata dritto sulla tempia e in pratica lo sbatto fuori dall’auto. Il regista aveva solo una scelta: uno di noi se ne sarebbe dovuto andare, uno di noi sarebbe dovuto restare. Richard ebbe il suo benservito e da quel giorno non mi può più vedere».