Il decreto governativo dello scorso 16 maggio ha annunciato che cinema e teatri riapriranno il 15 giugno, nel rispetto di rigide norme di sicurezza. Tra queste, il divieto di presenza di più di 200 persone negli spazi chiusi, posti a sedere preassegnati con distanza obbligatoria di almeno un metro tra gli spettatori, l’uso obbligatorio della mascherina, la misurazione della febbre a maestranze e pubblico (con divieto di partecipazione per chi ha più di 37,5 gradi di febbre), niente vendita di cibo (dunque stop a pop corn e bibite) e infine l’uso, ove possibile, di biglietti elettronici per limitare utilizzo di contanti.

Insomma, per gli amanti del cinema in sala si prospettano grandi stravolgimenti importanti. Ma la domanda che in molti ci siamo chiesti è: che cosa proietteranno se gran parte delle uscite dei film sono state rimandate in autunno e le produzioni che erano cominciate sono state sospese? 

Proprio oggi abbiamo appreso che il film che inaugurerà la riapertura delle sale cinematografiche a partire dal 15 giugno sarà una “replica” se così possiamo chiamarla, ovvero “Gli anni più belli” di Gabriele Muccino.

La pellicola era uscita il 13 febbraio scorso con un buon successo di pubblico (vi riproponiamo QUA la nostra recensione), ma aveva interrotto la sua corsa a causa del blocco improvviso dovuto alla pandemia, con conseguente chiusura dei cinema. Ad annunciare la notizia è lo stesso regista Muccino:

“Gli anni più belli riprenderà il suo viaggio lì dove fu interrotto. Abbiamo deciso di non mandarlo in streaming per dare a tutti la possibilità di vederlo sul grande schermo. Quegli anni più belli appariranno straziantemente più belli, oggi, dopo il momento che abbiamo attraversato e stiamo tuttora attraversando… Le cicatrici sono il segno che è stata dura. Il sorriso è il segno che ce l’abbiamo fatta. E comunque ce la faremo. Non perdetevelo. È il film di cui vado più fiero. Ci siamo dentro tutti, la storia siamo noi”.

 

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Dal 15 giugno riaprono cinema e teatri. Gli anni più belli riprenderà il suo viaggio lì dove fu interrotto. Abbiamo deciso di non mandarlo in streaming per dare a tutti la possibilità di vederlo sul grande schermo. Quegli anni più belli appariranno straziantemente più belli, oggi, dopo il momento che abbiamo attraversato e stiamo tuttora attraversando… Le cicatrici sono il segno che è stata dura. Il sorriso è il segno che ce l’abbiamo fatta. E comunque ce la faremo. Non perdetevelo. È il film di cui vado più fiero. Ci siamo dentro tutti, la storia siamo noi. @gliannipiubelli @pierfrancescofavino @micaelaramazzotti @claudio_santamaria #kimrossistuart @real_brown @nicolettaromanoff @01distribution @lotus_production @rai_cinema

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