I laureati è un film del 1995 diretto e interpretato da Leonardo Pieraccioni, alla sua prima regia. Ha compiuto 25 anni lo scorso anno ed è stato omaggiato alla “Festa del cinema di Roma 2020” Il copione del film, scritto dal regista insieme a Giovanni Veronesi, aveva come titolo di lavorazione Quattro pali e una traversa: si sperava con questo stratagemma di destare l’interesse di Cecchi Gori, al tempo anche presidente della squadra di calcio della Fiorentina, onde fargli leggere la sceneggiatura, ma fu Rita Rusić, allora moglie del produttore, a promuoverla. Nel cast troviamo Leonardo Leonardo Pieraccioni, Rocco Papaleo, Gianmarco Tognazzi, Massimo Ceccherini, Maria Grazia Cucinotta, Alessandro Haber, Barbara Enrichi, Tosca d’Aquino, Carlo Monni, Manuela Arcuri, Francesco Ciampi, Giuliano Grande.

TRAMA

Leonardo, Rocco, Bruno e Pino sono quattro universitari, trentenni e fuori corso, che vivono tutti assieme in un appartamento di Firenze. Leonardo ha lasciato la moglie dopo pochi mesi di matrimonio, Bruno è iscritto all’università solo per poter prendere le redini dell’impresa del ricco suocero, Rocco si mantiene facendo il metronotte e Pino cerca un improbabile successo nel cabaret. Lungi dal dedicarsi agli studi, i quattro tirano avanti tra momenti di divertimento goliardico e altri di profonda malinconia senza nessuna voglia di crescere e nessuna prospettiva per il futuro. Solamente il tentativo di suicidio dello strambo professor Galliano, ex docente di Leonardo ai tempi del liceo e suo mentore, e le disavventure amorose della sorella di Rocco, la modella Letizia (oggetto del desiderio di Leonardo), forniranno loro un’occasione per riflettere sul proprio futuro.

ROCCO PAPALEO: “SARÒ SEMPRE GRATO A VERONESI”

In una recente intervista a La Stampa, Rocca Papaleo ha ricordato il film:

È vero che Veronesi la scoprì mentre cantava?

«Sì, ero a una festa su una terrazza e stavo suonando la mia canzoncina Torna a casa foca quando Giovanni Veronesi mi notò. Mi combinò un appuntamento con lui al residence Prati, dove Leonardo Pieraccioni abitava. Appena entro, mi allunga una sceneggiatura e mi dice: “Vai a casa a leggerla e dammi una risposta”. Io replico: “Non è che ho tutti questi copioni che mi aspettano. Questo ho e questo faccio”. Era I laureati. Non gli sarò mai abbastanza grato».

FONTE DAGOSPIA