Missione eroica – I pompieri 2 è un film del 1987 di Giorgio Capitani. È il sequel de I pompieri, diretto da Neri Parenti nel 1985. La trama del film ricorda vagamente quella de Il salario della paura, film del 1977 diretto da William Friedkin, a sua volta, ispirato al film del 1953 Vite vendute diretto da Henri-Georges Clouzot. Le riprese del film si svolsero nell’autunno del 1987

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TRAMA

Proseguono le disavventure della sgangherata Squadra 17, ora composta da Nicola Ruoppolo, promosso a caposquadra, Alberto Spina, Paolo Casalotti, ora arruolatosi ufficialmente nel Corpo dei Pompieri, e i nuovi elementi Teo Pullini e Max Pirovano. A seguito di un gemellaggio fra il corpo nazionale dei vigili del fuoco e le forze speciali dei pompieri canadesi, arriva a Roma il comandante Carter. Assistendo all’ennesimo fallimento della Squadra 17 nell’impresa di salvare delle persone da un’alluvione, sceglie di addestrarla personalmente, per dimostrare di poter trasformare i peggiori pompieri nella migliore squadra. Mentre Carter sottopone la squadra ad un pesantissimo addestramento, un pozzo petrolifero prende fuoco: Carter, esperto nel settore, accetta d’intervenire e, contro il parere del comandante della caserma, decide di mandare a spegnerlo proprio la Squadra 17. La missione prevede l’impiego di un carico di nitroglicerina per domare l’incendio, ma la squadra, convinta che si tratti solo di un’altra esercitazione, non la prende sul serio, e oltretutto non crede che il carico contenga realmente nitroglicerina.

Missione eroica - I pompieri 2 (1987)

IL REGISTA: “LUC MERENDA ESAGERO’CON LA MOTO”

Negli speciali del dvd c’è un’intervista al regista Capitani, scomparso nel 2017, che racconta alcuni retroscena del film:

“Le controfigure si utilizzano sempre e ci vogliono degli specialisti in alcune riprese, se un attore avesse voluto girare una scena pericolosa non lo avrei mai permesso per questioni di sicurezza. Solo Luc Merenda ha voluto portare la motocicletta e la portava anche bene, solo che in una scena esagerò per fare un’impennata e andò lungo per terra. Alcuni della produzione lanciarono un urlo, solo che invece di andare da lui per vedere se stesse bene, andarono a vedere se la moto si era rovinata”