Il bambino e il poliziotto è un film del 1989 diretto da Carlo Verdone. L’idea del film nasce in maniera un po’ fortuita, in quanto Carlo Verdone, in quel periodo si trovava in un momento di stasi, quando i due sceneggiatori, Leonardo Benvenuti e Piero De Bernardi, gli presentarono il soggetto. Inizialmente il film sarebbe dovuto essere girato a Milano, perché, secondo Carlo Verdone tale città portava fortuna. Ma poiché nella capitale lombarda era difficile ottenere i permessi, la produzione decide di ambientare la storia nella capitale. 

Il bambino e il poliziotto (1989) - IMDb

TRAMA

Il commissario di polizia Carlo Vinciguerra indaga su un traffico di droga che lo porta ad effettuare una retata a casa di Rosanna Clerici, ex tossicodipendente: arresta la donna e altre persone, ma da una stanza sbuca il piccolo Giulio, figlio di Rosanna. Carlo decide di portarlo dalla portiera per la notte. La mattina seguente però il commissario si trova il ragazzino sulla porta di casa.

Giulio accusa Carlo di avergli arrestato la mamma e, non volendo finire in un istituto dove potrebbe diventare un incompreso, chiede al commissario di ospitarlo. Carlo, anche per timore che Giulio non possa più vedere sua mamma, decide di portare il bambino dal giudice minorile che dopo aver esaminato il caso fa al poliziotto una proposta azzardata: tenere lui Giulio, finché il tribunale non avrà valutato la richiesta di arresti domiciliari fatta dal legale della madre. Carlo accetta e si inizia così la convivenza tra i due, che darà origine a una forte amicizia, sconvolgendo le abitudini da single di Carlo e mettendo in crisi la relazione clandestina con la collega sposata Lucia, il cui marito è sempre lontano da casa per lavoro.

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Film stasera in tv: IL BAMBINO E IL POLIZIOTTO di Carlo Verdone (sab. 18 apr. 2015 – tv in chiaro) | Nuovo Cinema Locatelli

IL RAPPORTO TRA VERDONE E FEDERICO RIZZO

Uno degli interpreti del film è il bambino Federico Rizzo. In un lungo post su Facebook Carlo Verdone raccontò il suo rapporto con il piccolo attore: 

“Accanto a me il piccolo Federico Rizzo, bambino che non sbagliava una battuta! Era talmente geniale che mi metteva spesso in difficoltà. Una volta sostituii un aggettivo in una battuta … mi corresse mentre la stavamo girando. “Non ti permettere mai più” gli urlai: diventò rosso come un pomodoro, ma poi lo abbracciai perché si era mortificato.”

Secondo il sito Filmoni e Cinepanettoni il piccolo attore poteva recitare solamente quando era in vacanza dalla scuola e la maggior parte delle battute furono improvvisate e mantenute nel film.