Il 22 dicembre Aldo Giovanni e Giacomo arriveranno al cinema con Il grande giorno, il nuovo film diretto da Massimo Venier che riunisce il trio dopo Odio l’estate. Al centro della trama c’è un matrimonio, quello di Elio e Caterina, figli rispettivamente di  Giacomo e Giovanni. I due si conoscono dai tempi della scuola e hanno condiviso tutto: l’azienda di famiglia – la Segrate Arredi – gli affetti, le vacanze… Il matrimonio dei figli rappresenta il suggello più emozionante alla loro fraterna, indissolubile amicizia. Per questo non hanno badato a spese: tre giorni di festeggiamenti, un Cardinale a celebrare le nozze, vini di pregio, chef stellati… E a dirigere il tutto, un costosissimo maître che si fa chiamare “il Riccardo Muti del catering”. Peccato che insieme a Margherita, l’ex moglie di Giovanni nonché madre della sposa, arrivi al matrimonio anche Aldo, il suo nuovo compagno. Simpatico, espansivo e soprattutto casinista in sommo grado, il nuovo arrivato si abbatte sul matrimonio come un tornado, infilando una serie di gaffes e incidenti esilaranti ma soprattutto costosissimi.

Intervistati da TV Sorrisi e Canzoni per l’uscita del film, i tre attori e amici hanno parlato dei loro rispettivi matrimoni:

Visto che siete tutti felicemente sposati ci raccontate il vostro, di matrimonio?

Aldo: «Il mio è stato in Comune, molto tranquillo… a parte che ho dimenticato la carta d’identità a casa. Per fortuna mi conoscevano grazie alla tv e abbiamo trovato chi ha testimoniato che io ero proprio io. Insomma se sono riuscito a sposarmi è per merito di “Mai dire gol”».

Giovanni: «Noi maschi per fargli un omaggio eravamo tutti rigorosamente con i baffetti alla siciliana. Un’idea mia, tanto io e Giacomo i baffi li avevamo già e gli altri… peggio per loro».

Giacomo: «Io invece per il mio matrimonio ho tirato uno scherzo a tutti. Non volevo farlo sapere, soprattutto a voi giornalisti… allora ho organizzato una finta proiezione di un presunto corto. Il problema è che Aldo non arrivava più».

Aldo: «Eh, mi chiamavano e dicevano: “Dai dai, che stiamo ritardando la proiezione per colpa tua!”. Poi quando finalmente arrivo e mi siedo, Giacomo fa alzare e uscire tutti. Ho pensato fosse impazzito. Ma la chiesa era lì a fianco».

Giovanni: «Io mi sono sposato cosi presto che Giacomo non c’era ancora, nel senso che non ci conoscevamo. Ma Aldo sì e mi ha fatto da testimone. E poi io l’ho fatto a lui».