Il film

La nuova versione di IT di qualche anno fa è diventata uno dei più grandi fenomeni culturali recenti, con l’horror tratto dal romanzo di Stephen King diretto da Andrés Muschietti che ha finito per guadagnare oltre 700 milioni di dollari in tutto il mondo. Il film non è da considerarsi come remake della miniserie televisiva It tratta dallo stesso romanzo, bensì come una nuova reinterpretazione della storia. Fu seguito da It – Capitolo due (2019).

La trama

Derry, Maine, 1988. Bill Denbrough, un ragazzo balbuziente, regala a Georgie, il suo fratellino più piccolo, una barchetta di carta. Il bambino esce di casa per far navigare la barchetta lungo le strade del quartiere, ma questa cade in uno scarico fognario. Mentre tenta di recuperarla, Georgie vede spuntare dallo scarico un pagliaccio, che gli si presenta come Pennywise, il Clown Ballerino. La misteriosa entità invita il bambino ad avvicinarsi con la proposta di restituirgli la barca, per poi staccargli un braccio con un morso e trascinarlo con sé nelle fogne.

L’anno dopo, nel 1989, durante l’ultimo giorno prima delle vacanze scolastiche, Bill e i suoi amici (l’esuberante Richie Tozier, l’ipocondriaco Eddie Kaspbrak e il timido Stan Uris) si scontrano col bullo Henry Bowers e la sua banda, che promettono loro un’estate d’inferno. Bill, ancora ossessionato dalla scomparsa di Georgie e dalla conseguente negligenza da parte dei genitori a questo proposito, pensa che il corpo del fratello potrebbe essere finito in una zona paludosa della cittadina chiamata Barren e convince i suoi amici ad andare a vedere, sicuro che Georgie possa essere ancora vivo.

Intanto Ben Hanscom, un ragazzo sovrappeso e amante della lettura arrivato da poco nella scuola degli altri ragazzi, apprende che Derry è stata tormentata da tragedie e sparizioni infantili per secoli; viene poi attirato da Pennywise nel seminterrato della biblioteca, nel quale il clown assume le sembianze di una persona decapitata. Ben riesce a sfuggirgli e a uscire dall’edificio, quando viene preso di mira dalla banda di Bowers, che gli incide una “H” sulla pancia. Prima che Henry finisca di scolpire il suo nome, Ben riesce a scappare fino ai Barren, dove s’imbatte in Bill e il resto del gruppo. I ragazzi hanno infatti trovato la scarpa di Betty Ripsom, una loro coetanea scomparsa, e si domandano se sia giusto proseguire nel cammino oppure preservarsi da una fine crudele come quella di Georgie. Patrick, uno dei membri della banda di Bowers, viene ucciso dal clown nelle fogne mentre vaga in cerca di Ben, invece gli altri sono intenti a cercare il coltello di Henry. Accorgendosi delle ferite di Ben, i ragazzi lo portano alla farmacia per curarlo, ma non hanno abbastanza soldi per i medicinali e per questo vengono aiutati a rubarli da una loro compagna, Beverly Marsh, bullizzata da tutti per false voci sulla sua promiscuità.

Beverly si unisce al gruppo, dunque sia Bill sia Ben sviluppano una cotta per lei. Più tardi, il gruppo fa amicizia con un ragazzo afroamericano orfano, Mike Hanlon, dopo averlo difeso dalla banda di Bowers con una battaglia a sassate. In successione a un dialogo tra loro, scoprono che ognuno, tranne Richie, ha visto Pennywise in una diversa e terrificante forma: Beverly come voci dei bambini morti provenienti dallo scarico del lavandino del proprio bagno, Eddie come un lebbroso, Mike come i suoi genitori in procinto di bruciare vivi, Stan come una donna deforme uscita da un quadro in sinagoga e Bill come il corpo di Georgie controllato dal clown come un burattino. Richie, più avanti, lo vedrà nella sua forma di Pennywise, in quanto affetto da coulrofobia.

La comitiva di amici, che ora si fa chiamare Club dei perdenti, si rende quindi conto di essere stata attaccata dalla stessa entità, da loro chiamata “It”.

Il film che non si realizzò

Nonostante l’indiscusso successo dell’adattamento, il progetto ha avuto un avvio piuttosto burrascoso, con il regista originariamente scelto, Cary Fukunaga, che si è separato dal progetto. Cary Fukunaga è stato la forza trainante dietro a True Detective della HBO e il suo coinvolgimento in IT si è apparentemente portato dietro una sua falsa immagine di scarsa collaboratività. Il regista è tornato a parlare in una recente intervista dei motivi che lo hanno portato a tale scelta, sostenendo che lo studio stava creando conflitti che in realtà non esistevano:

Penso che ci fosse paura da parte della [New Line Cinema] che non potessero controllarmi. Pensavano che non potessero tenermi sotto controllo. Ma io avrei collaborato pienamente. Questa è la cosa ridicola. Si trattava soprattutto di una percezione. Non ho mai visto una nota o ho mai detto ‘Fan*ulo gente. Non esiste.’ C’è sempre stato dialogo.

Qua sotto vi riportiamo una lista delle principali differenze fra i due script del film mai girato da Fukunaga (a cura dello stesso Fukunaga e di Chase Palmer e datati 2014 e 2015) e quello portato nei cinema da Muschietti (sulla base di una sceneggiatura riadattata da Gary Dauberman). Tenete conto che si sta parlando – lo ribadiamo – delle principali differenze, visto che buona parte di quanto elaborato dai due è comunque finito nell’opera finale tanto che risultano regolarmente citati nei crediti di sceneggiatura:

  • La versione del 2015 spingeva maggiormente sul versante psicologico e sessuale. La questione si palesava principalmente nella storia di Beverly, vittima di abusi abbastanza espliciti da parte del padre. Nelle prime stesure dello script, nel passaggio in cui il papà di Bev viene impossessato da IT e aggredisce la figlia con l’intento di stuprarla, le toglie i vestiti prima che la ragazzina riesca a scappare. Nella stesura del 2014, la prima volta che IT si manifestava lo faceva assumendo le fattezze di una donna che si masturbava ergendosi dal sangue mestruale e Richie aveva delle forti connotazioni bisessuali (o forse era proprio gay).
  • Le tonalità generali del film lo avrebbero allontanato parecchio dal libro. Fukunaga e Palmer si sarebbero lasciati guidare dalle proprie esperienze d’infanzia per dettare i toni del passaggio dei Perdenti all’età adulta. Lo script del 2015 aveva di fatto reso Stan uno smemorato e l’impressione generale è quella di un adattamento di IT che, come lo Shining di Stanley Kubrick, avrebbe permesso ai filmmaker di raccontare la loro storia, relegando a sfondo narrativo quella del romanzo.
  • Nelle due sceneggiature di Fukunaga, i bambini scoprivano in modo analogo al film come la storia della cittadina di Derry fosse strettamente legata a quella di IT e Pennywise: Ben è fissato con la storia e, con le sue ricerche, nota che i fondatori originali della città di Derry sono stati lentamente decimati da uno strano “morbo” e che le varie tragedie che hanno interessato la zona hanno delle pause di 27 anni l’una dall’altra. La stesura del 2014 racconta altri due eventi nel dettaglio. Uno è quello relativo alla distruzione di un locale per soli neri operata da parte del KKK per mezzo di un incendio doloso. Un accadimento molto importante nell’economia della storia personale di Mike. Poi, in un salone, un taglialegna fa placidamente a pezzi un gruppo di giocatori di carte, mentre le altre persone assistono stupefatte e Pennywise suona il pianoforte. La stesura del 2015 circostanzia meglio quanto avvenuto all’epoca dei primi coloni di Derry. Pennywise, ancora senza le fattezze vere e proprie di un clown, aggredisce una giovane ragazza. Sua madre cerca di salvarla, ma il suo impeto viene facilmente calmato dall’entità che le offre una possibilità di scelta: poteva rimanere e vedere sterminata tutta la sua famiglia oppure sacrificare esclusivamente la vita di sua figlia e sopravvivere insieme agli altri componenti del suo nucleo familiare. L’opzione che viene scelta è la seconda. Ha così simbolicamente inizio il costante ignorare IT da parte degli abitanti adulti di Derry. Elemento questo mantenuto nella pellicola di Muschietti anche se risolto in maniera differente. Inoltre, sempre nella versione del 2015, svariati eventi collegati a Pennywise, compreso Georgie che viene risucchiato nella fogna o Eddie alle prese col lebbroso, accadevano off-screen.
  • Fukunaga avrebbe esplorato maggiormente la natura di IT nell’epilogo del film. Nella versione di Muschietti il pubblico ha un primo indizio della natura interdimensionale di IT quando, dopo aver catturato Beverly, “apre la sua faccia” rivelando una sorta di portale. Nella draft del 2014, quando i Perdenti si addentrano nelle fogne, hanno dapprima a che fare con un’orda di ragni (un riferimento all’incarnazione di IT nel romanzo) per poi ritrovarsi in una specie una cascata capovolta diretta in una grande vasca che contiene una gigantesca stella marina (così Fukunaga ha immaginato IT). I ragazzini combattono dapprima con questo essere tentacolare e, alla fine, Will ha uno scontro finale con IT che assume le sembianze di Georgie e Pennywise. Sostanzialmente come nel film di Muschietti, solo declinato in chiave più personale.

    (fonte:badaste.it)