Peter Gomez  a “La Confessione” ha intervistato la cantante, conduttrice tv ed ex europarlamentare di Forza Italia Iva Zanicchi. La vincitrice, per 3 volte, del Festival di Sanremo, ha raccontato della volta in cui “scappò” dalle avance di Alberto Sordi, quando il celebre attore romano la invitò nella sua suite per una notte d’amore.

Alberto Sordi posato sul terrazzo della sua villa romana durante una intervista. 1974

“Lui mi volle madrina per la prima di un film, a Bologna, un film sul calcio. E fu carinissimo: andammo a cena, era pieno di gente, c’era anche il mio produttore. Io che sono timida e che sono astemia, cominciai a bere, perché dentro di me dicevo: ‘Adesso qui penseranno tutti che sono l’amante di Sordi’. Così continuai a bere e dopo un po’ stetti male sul serio. Il mio accompagnatore, che era un mio manager, mi portò fuori e gli dissi: ‘Io sto malissimo, devo andare’. Allora lui tornò in sala e disse: ‘La signora non si sente tanto bene, la accompagno in albergo’. Sordi – ha continuato la cantante emiliana – aveva prenotato una suite per me in un albergo bellissimo di Bologna, e quando arrivai lì, lui mi chiamò e mi disse: ‘Iva come stai?’, e io: ‘Bene, bene’. E lui: ‘Se vieni qui, ti faccio vedere la mia collezione di farfalle’. Oserei dire, ma non posso, ‘di uccelli’ – ha detto ancora ridendo la Zanicchi – Allora io, ancora ubriaca, ci andai e lui fu carinissimo. All’inizio parlammo un po’, poi mi prese, mi buttò sul letto e io dissi: ‘No, dai, Alberto, cosa fai? Non così. Vado un attimo in camera e mi metto comoda’, perché ero ancora in abito da sera. Che vigliacca che sono stata, Alberto perdonami! Io andai in camera, chiamai il mio impresario e utilizzando la scusa di una zia anziana, che ho fatto morire una decina di volte, andai via. E nonostante questo, lui fu ugualmente carino – ha concluso l’ex conduttrice di Ok, il prezzo è giusto – e non mancò di chiamarmi nemmeno per il mio compleanno, come faceva sempre. Io dentro di me pensavo: ‘Quest’anno non mi chiamerà di sicuro’. Invece mi chiamò, mi fece gli auguri e mi disse: ‘A Zanì, non sai che te’ sei persa’”

FONTE ANSA