Jo Squillo è stata intervistata dal Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua vita carriera. Ecco un estratto:

C’è un ageism nel mondo della musica?

«L’industria favorisce il giovane perché può gestirlo. Per fortuna i ragazzi di oggi sono parecchio determinati e hanno le proprie etichette».

Elodie se non fosse così bella avrebbe meno successo?

«Ne sono certa. Devi sempre far vedere, mostrare: questo agli uomini non è richiesto. La maggior parte delle acquirenti di musica sono donne e comperano la musica degli uomini».

In cosa si sente milanese?

«Nella voglia di essere sempre in un cortile. Ho preso una casa che non ha un cortile, ma un terrazzone. Ci ho passato tutto il Covid, facendo dirette musicali con numeri da stadio: siamo partiti in 70, alla fine eravamo 150 mila. Suonavo tutti i giorni dalle 17 alle 18 e ogni sabato sera, con accanto due manichini vestiti e truccati che rappresentavano la mia ballerina e Michelle».

Chi è Michelle?

«Mia figlia, ma in quel momento era in Friuli dai suoi genitori».

Ha una figlia adottiva?

«Ho una figlia elettiva. Lei ha una madre, io sono la sua diversamente madre. Quando ho perso i genitori questa ragazza bellissima è entrata nella mia vita e mi ha restituito la vita».

fonte CORRIERE