Un film destinato a rivoluzionare il genere horror, realizzato con con pochi dollari ma tanta, tanta passione. Parliamo di La casa (The Evil Dead), celebre titolo cult della filmografia di Sam Raimi che lo diresse nel 1981.

Primo titolo della saga de La casa (in originale Evil Dead), narra la storia di cinque ragazzi che vanno a trascorrere un fine settimana in uno chalet di montagna. La loro vacanza diventa un incubo quando trovano e ascoltano un nastro magnetico con incise le parole del libro dei morti, un antico testo sumero che libera un demone maligno. Ne nascerà un bagno di sangue, e solo Ash riuscirà a resistere vivo fino all’alba.

Le difficoltà delle riprese

In una recente intervista a Empire, Sam Raimi è tornato a parlare delle enormi difficoltà incontrate durante le riprese, avvenute per circa tre mesi in un freddo chalet in un bosco nei pressi di Morristown, in Tennessee.

 ,Non direi che è stato come combattere in guerra. Ma per quanto riguarda l’impegno fisico, è stata la cosa più difficile che abbia mai fatto. Ogni notte si gelava. Non avevamo cappotti caldi. Avevamo una stufa industriale che emetteva fumi nocivi. Faceva freddo ogni giorno. È stato difficile soprattutto perché dopo un po’ non potevamo permetterci la troupe e io dovevo manovrare la macchina da presa perché avevo perso anche il mio cameraman. Lo sciroppo Karo (usato per il sangue finto) sporcava le mani. L’unica cosa che avevamo era una macchina per il caffè. Non avevamo acqua calda, ma portavamo giù l’acqua e dovevo lavarmi le mani nel caffè bollente per pulirle. Poi dovevo caricare la macchina fotografica e le mie mani si congelavano. Era incredibilmente brutto.

La Casa: i mobili bruciati per scaldarsi, la scena difficile da girare a causa delle risate e le estreme condizioni sul set