Laura Freddi, che sarà una delle protagoniste che si sfiderà a suon di performance nel programma di Rai1, “Ne vedremo delle belle”, racconta a “Libero” ripercorre le sue esperienze lavorative partendo da Non è La Rai, che come è successo ad altre sue colleghe, l’ha lanciata nel mondo dello spettacolo:

“Quel programma è stata una rivoluzione e credo in qualche modo lo sia ancora perché il ricordo di quella trasmissione sembra non voglia morire mai. Un programma incredibile che quel geniaccio di Gianni Boncompagni, il mio primo pigmalione, mise in piedi nel 1991. Eppure la gente continua a parlarne tanto, persino i giovani che ne lo vedono sui social, tanto che anche ame sembra come se l’avessi fatto appena ieri…”.

La showgirl racconta come fu Enrica Bonaccorti a credere in lei:
“Mi annunciò a Non è la Rai come la Kim Basinger italiana e da lì è iniziato il siparietto con la musica di nove settimane e mezzo e il cruciverba. La Carrà è stata la prima ad ipnotizzarmi con il caschetto biondo, la naturalezza, la imitavo. Entro il 2025 sposerò Leonardo, il mio compagno. La conduzione di Sanremo? A chi non piacerebbe? Solo che io non mi propongo. Vedo che altri hanno fatto dichiarazioni pubbliche per essere scelti. Io preferisco vivere alla giornata”. 

Tra i grandi con cui ha lavorato, non si può non citare Maurizio Costanzo. Con lui, Laura Freddi ha vissuto l’esperienza di Buona Domenica:

“Maurizio mi diceva che non ero abbastanza ambiziosa. Eppure sono sempre stata molto curiosa e poliedrica. Mi piace studiare, ho fatto il doppiaggio, la radio, il teatro, ho approcciato un po’ a tutto anche per capire quali fossero i miei limiti. Questa credo sia l’intelligenza più utile a chi fa questo mestiere. Io credo di averli riconosciuti. A Costanzo ribattevo che io amavo il mio privato, ritagliandomi tutto lo spazio necessario, sottraendolo magari all’ambizione”