Un grave lutto ha colpito la famiglia dell’attore pugliese Lino Banfi. Nella giornata di domenica Amanuel, nipote di Nicola Lagrasta, cognato di Banfi, è precipitato dal settimo piano di uno stabile di Vimodrone, in provincia di Milano. A darne notizia è stata la figlia dell’attore, Rosanna Banfi, con un commovente post sui social network. Amanuel, 18 anni, era figlio adottivo di Michele Lagrasta, cugino per parte materna di Rosanna Banfi. I funerali si sono svolti nel pomeriggio di giovedì. «Cara mamma, oggi è il tuo compleanno ma per fortuna non sei qui. Non hai dovuto assistere al dolore straziante del tuo amatissimo fratello Nicola per la tragedia immane che ha colpito la sua famiglia»  ha scritto Rosanna rivolgendosi idealmente a sua madre, recentemente scomparsa. «Ti ricordi Amanuel, quel bellissimo bambino che tenevi in braccio in tante foto che ho visto in casa sua? Beh lui, proprio lui, a 18 anni ha deciso di partire per “il viaggio senza ritorno” lasciando i genitori e tutti noi basiti a chiederci perché» si legge ancora nel post. « Meno male che non ci sei, sarebbe stato troppo per te e per la tua sensibilità. Mamma, tienilo in braccio con te come allora e veglia su tutti i ragazzi indifesi che questa nostra società ha prodotto dimenticandosi delle loro anime fragili. Mamma non è giusto, non è nella natura delle cose. Io non sono credente ma vorrei che ci fosse un Dio in grado di aiutare questa famiglia. Mi manchi» ha scritto l’artista, provata per l’accaduto.

E anche Nicola Lagrasta, nonno di Amanuel, ha affidato ai social network il dolore per l’incolmabile perdita. In un post rivolto al ragazzo parla dell’amore che provava per lui. «Ciao Amanuel.  È tuo nonno che ti parla: sei arrivato che eri un fagottino impaurito, hai riempito la vita di tutti noi di immensa felicità. Sei cresciuto e sei diventato un gigante ma “fragile”». E  aggiunge ancora: «La tua mamma, il tuo papà, la tua sorellina e i nonni ti adoravano fino al punto di suscitare la gelosia della tua sorellina che ora ti cerca disperatamente. Ma tutti noi presi da cotanta felicità e tanto amore non abbiamo saputo comprendere il dramma che ti divorava dentro». Poi un’ultima parola: «Perdonaci».

Fonte: Bari.corriere.it