Ospite a “Che tempo che fa”, Luca Argentero racconta a Fabio Fazio la sua carriera cominciando con la fiction “Carabinieri” e di come venne scelto:

“L’intero provino di “Carabinieri” è stato rispondere “Comandi, Maresciallo”. Mi dissero che andava benissimo, mi presero e da lì cominciò tutto. In quella fiction, sono passati attori incredibili da Paolo Villaggio ad Andrea Roncato e, poi, anche chi non ha fatto della recitazione la sua vocazione di vita, ad esempio, Elisabetta Canalis. Villaggio lo tenevano tanto sotto controllo con l’alimentazione: sua moglie e il figlio lo seguivano perché si infilava spesso in negozietti sparsi per il borgo da cui poteva uscire con prosciutti o altre golosità. Ad esempio, quando facevamo colazione insieme, io bevevo il caffè e lui mangiava un panino con la mortadella”.

Luca Argentero ha anche lavorato con Michele Placido e da Fazio spiega:

“Lo ricordo sempre perché, oltre a essere un regista e un attore eccezionale, è colui che mi ha tolto ogni paura perché ha un’attitudine anche forte nel dirigere un attore. Se non gli piace qualcosa ti dice, senza problemi “È una me**a”. Quindi, se tu vivi un’esperienza così, ti fortifichi sicuramente”.

Il film che ha regalato il vero successo all’attore è stato “Saturno Contro” e Argentero spiega:

“È stato un po’ il punto di svolta della mia carriera e tutto nasce da un sogno di Ferzan Ozpetek. Io avevo fatto un provino per il protagonista e per quel ruolo c’era anche Claudio Santamaria. Dopo due provini andati bene, Ferzan mi chiamò e mi disse che non ero io quello che aveva scelto, poi, qualche giorno più tardi mi richiamò e mi disse che invece il protagonista sarei stato io perché aveva sognato che nel film dovevo esserci”.

Per quanto riguarda il desiderio di ritirarsi dalle scene, racconta:

“Negli ultimi 20 anni, l’ho fatto a un ritmo molto serrato e avere dei bambini piccoli ti porta a desiderare di passare più tempo con loro e tutti i miei amici mi dicono “Goditeli perché, poi, non ti ca*** più”. Comunque no, non mi ritiro dalle scene. Sanremo? Beh a chi è che non piacerebbe condurlo? Sarebbe un sogno”