»Andrà in onda questa sera Mamma, ho perso l’aereo il cult di Natale. Sebbene l’accoglienza del film sia stata inizialmente mista, negli anni successivi l’accoglienza è stata generalmente positiva, con elogi per il cast, l’umorismo e le musiche. Il film ha incassato 476,7 milioni di dollari in tutto il mondo, diventando la commedia live-action con il maggior incasso fino all’uscita di Una notte da leoni 2 (2011), e ha reso l’attore bambino Macaulay Culkin una celebrità. Inoltre, è stato il secondo film di maggior incasso del 1990, dietro Ghost – Fantasma.

TRAMA

Chicago, Illinois. La famiglia McCallister, composta dai coniugi Peter e Kate e dai loro figli Buzz, Jeff, Megan, Linnie e Kevin (il più piccolo, ma spesso mal sopportato e ridicolizzato da tutti), sta per partire per Parigi per trascorrere le vacanze di Natale dal fratello di Peter, Rob, sposato con Georgette e padre di Steffan e di due gemelline. La sera prima della partenza vengono raggiunti da Frank, un altro fratello di Peter, che vive in Ohio con sua moglie Leslie e con i loro figli Tracy, Sondra, Brooke e Fuller. Con loro partiranno anche Heather e Rod, i figli di Rob che sono rimasti negli Stati Uniti, che vogliono ricongiungersi con i famigliari in occasione delle festività natalizie. Durante la cena di famiglia prima della partenza, Kevin ha una breve colluttazione con il fratello maggiore Buzz, colpevole di avergli mangiato tutta la sua pizza al formaggio che aveva ordinato. La lite finisce per rovinare la cena, e il biglietto aereo di Kevin viene accidentalmente buttato via, con il risultato che Kate lo manda in soffitta come punizione. Kevin si arrabbia con sua madre per aver permesso alla famiglia di prendersela con lui e desidera che i suoi parenti scompaiano. Quella stessa notte, una potente folata di vento provoca la rottura del ramo di un albero che cade sui fili della corrente elettrica, disattivando le sveglie e provocando un blackout.

DANIEL STERN: MI FERMANO ANCORA CHIEDENDOMI DEL FERRO DA STIRO IN FACCIA

Daniel Stern ha rilasciato un’intervista a Comicbook.com dove ha ricordato il film:

“Mi chiedono spesso: “La tarantola sulla faccia era vera? Com’era recitare Joe Pesci? Ti ha fatto male il ferro da stiro in faccia?”. Oppure “Ti hanno fatto male i mattoni in faccia?”. Quando la gente ha cominciato a chiedermelo ho detto: “Sapete che è tutto finto, vero e che c’è un reparto oggetti di scena apposito, non mi hanno veramente colpito” e loro rispondevano: “Oh…”. Il fatto che tutto sia credibile è splendido, ma la cosa mi ha preoccupato a tal punto quando è uscito il film che ho cominciato a insegnare alfabetizzazione mediatica. Non riuscivo a credere al fatto che la gente ci credesse, così volevo spiegare come si girano i film, perciò insegnare ai bambini a separare le cose tra film e realtà è diventata una missione personale”

fonte COMICBOOK