Marco Masini è stato intervistato dal Corriere della Sera dove ha raccontato alcuni aneddoti sulla sua carriera. Ecco un estratto:

In effetti. «Ci vorrebbe il mare per andarci a fondo». «Se la malinconia con tutti i suoi ghiacciai/ti paralizza il cuore/se tutti questi se/ li senti dentro te/hai voglia di morire». Fu dopo versi così che cominciarono a girare le voci assurde che lei portasse sfortuna. Nel 2001 annunciò che non avrebbe cantato più: «Non mi rovineranno la vita come a Mia Martini».

«Non volevo ritirarmi, solo avvisare i miei fan che non era colpa mia se non mi si vedeva più in giro. Le tv non mi volevano ospitare. Quelli della mia casa discografica mi comunicarono: “Ci spiace, ma sei un prodotto invendibile”».

Marco Masini: “Mi presentavano come il ‘funesto’ Masini e la gente iniziò a crederci. Non mi resi conto di quello che stava succedendo”

Chi era stato a far partire la vergognosa catena?

«Un addetto ai lavori. Lo stesso che, ogni volta che mi si nominava, faceva le corna o altri scongiuri. I colleghi, gli amici, per fortuna mi sono rimasti vicini. Eros Ramazzotti è tra quelli che più mi hanno difeso».

La musica è un ambiente particolarmente cattivo?

«No, è come tutti gli altri. E in ogni campo quel che ti succede dipende anche da te».

Non vorrà mica dire che è stata colpa sua.

«Qualche sbaglio posso pure averlo fatto. Nella scrittura, nel modo di socializzare. L’ho capito e sono cambiato. Mi sono evoluto. Non è stato facile, però avevo la certezza che il tempo aggiusta tutto. C’è chi non arriva a fine mese, quelli sono problemi, io nel complesso mi ritengo molto fortunato».

FONTE CORRIERE