Mauro Repetto, l’ex altra metà degli 883, che è tornato e da giorni impazza nelle radio con “DJ Sole”, racconta a “Leggo.it” della sua “fuga” dal duo che lo rese celebre:
“Non fu una fuga. Avevo inseguito e coronato un sogno con Max, ovvero con quello che è stato e continua ad essere il mio più grande amico, e volevo inseguirne un altro, di sogno, negli States. Facendo il paragone con un pranzo, gli 883 furono il primo piatto, l’America e poi la Francia, dove tuttora vivo, il mio esprimermi a 360 gradi non solo con la musica, sono stati il secondo”
E quando gli chiedono se ha rimpianti di quegli anni, risponde:
“Penso talmente all’oggi e al domani che onestamente non guardo mai dallo specchietto retrovisore. Insieme abbiamo scritto forse un pezzetto di storia. Non voglio scomodare certi artisti ineguagliabili e i loro capolavori, ma la gente si specchiava nelle nostre storie di provincia anni ’90 un po’ come io e mio padre negli anni ’60 ci riconoscevamo italiani medi vedendo insieme i film di Alberto Sordi”
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