Chi l’avrebbe mai detto che avremmo assistito ad un faccia a faccia tra Spider-Man e il Papa? È quanto successo questa mattina dopo l’udienza nel Cortile di San Damaso, con Papa Francesco che è stato immortalato dalle telecamere mentre stringe le mani del celebre supereroe. Come mai?

Sotto il costume di Spider-Man si celava Mattia Villardia, ragazzo savonese di 27 anni che da circa tre anni porta un sorriso ai bambini ricoverati negli ospedali pediatrici della Liguria, portando loro un abbraccio o intrattenendoli con uno spettacolo. Sul finire dello scorso anno è stato insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito dal Presidente Mattarella “per l’altruismo e le fantasiose iniziative con cui contribuisce ad alleviare le sofferenze dei più giovani pazienti ospedalieri”. 

“Ma i veri supereroi sono i bambini che stanno soffrendo e i loro familiari che lottano con tanta speranza”, ha dichiarato Mattia a Vatican News.

La missione di Mattia, quella di regalare un sorriso ai bambini ricoverati in ospedale, nasce da un’esperienza personale e dai suoi trascorsi è nata l’idea di creare il gruppo di “Supereroincorsia”:

Ho dei problemi di salute sin dalla nascita, quindi sono sensibile all’argomento e ho sempre fatto del volontariato ma questa idea è nata due anni fa quando, parlando con il primario di pediatria e neonatologia del San Paolo, mi ha riferito che avevano bisogno di un pc per i loro piccoli pazienti e, così, sono andato a donarlo vestito da Spiderman. Da quel momento mi sono messo a disposizione del reparto e la cosa ha preso piega.

Lo scorso febbraio, il giovane Mattia è stato ospite di Maurizio Costanzo e del suo talk show in seconda serata “S’è fatta notte”. Lì Spiderman, così come ormai è conosciuto, ha raccontato la sua storia. Appena nato i genitori scoprono che Mattia ha una malformazione congenita alla gamba destra, che lo ha portato sin da piccolo a subire numerosi interventi chirurgici. All’età di 22 anni, poi, ha dopo una perdita di peso improvvisa e fuori dal comune, associata ad un’incredibile stanchezza, gli è stata diagnosticata una malattia cronica all’intestino che lo ha costretto a cambiare stile di vita, ad evitare stress che avrebbe potuto compromettere il suo stato di salute. Mattia ha superato questa ennesima prova, modificando le sue abitudini e rimettendosi in gioco: “La gloria non consiste nel non cadere mai, bensì nel rialzarsi ogni volta. Il successo è cadere nove volte e rialzarsi dieci” ha scritto raccontando quest’altra parte della sua vita in un post su Instagram, una frase degna di un supereroe.

 

 

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