Quando parliamo di Noriyuki “Pat” Morita parliamo del mitico e inimitabile Maestro Miyagi della serie cinematografica “Karate Kid“. Ha sempre rappresentato, da 40 anni a questa parte, la tipica figura del maestro giapponese di karate, l’uomo saggio e buono che reincarna il vero spirito delle arti marziali. Ma qual è la sua storia? 

Prima del successo

Cominciamo nel dire che Pat (nato e cresciuto in California nel 1932) da piccolo fu internato in un campo di concentramento per nippo-americani dove rimase fino al termine della seconda guerra mondiale. Molto tempo dopo, lui e molti altri sopravvissuti ai campi vennero risarciti dal governo degli Stati Uniti e ricevettero le scuse formali. Le sventure però non finiscono qui, infatti gli venne diagnosticata la tubercolosi spinale e gli fu comunicato che non avrebbe mai più camminato. Dopo aver passato 9 anni a fare dentro e fuori dall’ospedale per fortuna tornò a camminare.
Pat cominciò a fare un po’ di spettacolo comico serale nel ristorante aperto dai genitori negli anni successivi. A 30 anni, sposato e con un figlio, decise di diventare uomo di spettacolo iniziando come intrattenitore, diventando il primo nippo-americano a calcare le scene di Las Vegas.

La prima apparizione in tv

Fece la sua prima apparizione sullo schermo in Millie (1967). Si adattò rapidamente al cinema prestandosi in piccole parti in film comici come The Shakiest Gun in the West (1968), al fianco di Don Knotts, e in Evil Roy Slade (1972) al fianco di John Astin. È apparso anche in serie famose come Sanford and Son (1972) e M * A * S * H (1972). Arrivò poi il ruolo che insieme a quello del maestro Miyagi gli portò più fortuna: il proprietario del ristorante Matsho “Arnold” Takahashi in 26 episodi della popolarissima sitcom Happy Days tra il 1975 e il 1976, e di nuovo tra il 1982 e il 1983.


Dopo Karate Kid

Poi, dopo la saga di Karate Kid (ben 4 film) partecipò a tante altre serie tv ma in piccoli ruoli come Magnum P.I o Baywatch. Usato come caratterista dalle fattezze Giapponesi, o Coreane o Cinesi, Pat aveva comunque un perfetto accento statunitense che cambiava a seconda della richiesta del copione. È rimasto sempre attivo nel cinema e in tv ed ha prestato la sua voce nel film d’animazione Mulan (1998) nel ruolo dell’Imperatore. Piccola curiosità prevedibile ma che fa comunque male leggere: Anche se il personaggio del “Maestro Miyagi” era un esperto di Karate, in realtà Pat non conosceva affatto la disciplina nella vita reale.


Gli ultimi anni

I suoi ultimi film non furono dei successi al botteghino, da segnalare come suo ultimo lavoro il doppiaggio di un personaggio del cartone animato “SpongeBob”.
Purtroppo Morita era un’alcolizzato grave. Il consumo eccessivo di alcol, anche quando i medici lo avvisarono di smettere, fu la principale causa di morte. Infatti il 24 novembre 2005, nella sua casa a Las Vegas, Morita muore per insufficienza renale aggravata da alcolismo cronico. Aveva 73 anni. Una vita particolare quella del maestro Miyagi di Pat Morita: dai campi di concentramento, alla tubercolosi all’alcolismo. Eppure ce l’ha fatta, facendoci ridere con Happy Days ed emozionandoci con Karate Kid.