Il film

Un film con Vittorio Caprioli, Edwige Fenech, Pippo Franco, Adriana Facchetti, Riccardo Garrone, uscito nel 1974 con Sergio Martino alla regia.

La trama

L’industriale veneto La Noce ha una fabbrica di formaggi che inquina un fiume presso Catania. Grossolano e spregiudicato, aiuta, traendone qualche vantaggio, una città per ragazzi diretta da un monsignore maneggione. Per scongiurare i rigori della legge antinquinamento gli occorrono i favori dell’onorevole Pedicò, che è solito dare una mano a chi gli cede la moglie. Ma quella di La Noce, oltre che affetta da manie religiose, è anche scarsamente appetibile, per cui il segretario dell’industriale, rag. Albertini, provvede a sostituirla con una prostituta di infimo ordine “Cocò”. Nel vagone letto fra Roma e la Sicilia, e più tardi nella villa dell’onorevole, accadono equivoci e scambi di persona che mandano all’aria i progetti e provocano esplosioni di insulti fra i protagonisti. Risultato: il caseificio cade nelle mani di Robertazzi protettore della prostituta, mentre il rag. Albertini, ridotto dopo mille disavventure a fare il protettore di Cocò, tornata all’antico e più congeniale mestiere, viene ucciso da un concorrente.

L’intervista

Pippo Franco è stato intervistato a “La Vita in Diretta” qualche anno fa e Lorella Cuccarini lo ha accolto con stupore, perché non sapeva che in realtà lui si chiamasse Franco Pippo. «Questo per me è stato uno choc»,  la conduttrice.

«È stata un’esperienza straordinaria. Ho rivisto dei film e mi sono commosso».

Poi ha raccontato un aneddoto su GIOVANNONA COSCIA LUNGA:

“Giovannona Coscialunga disonorata con onore”. «Ho avuto rapporti molti professionali. Vedevo quelle belle donne sotto un profilo diverso rispetto allo spettatore». Poi però ricorda quanto accaduto per una scena da girare in treno: «Il direttore della fotografia ci disse di fermarci perché doveva fare dei primi piani, ma io ero appoggiato sul seno della Fenech. Non me ne accorsi e mi addormentai così, poi le ho chiesto scusa. Ma avevo dormito solo tre ore la notte…».