Siamo nel 1967, per la precisione. In un episodio della famosissima serie TV Batman, interpretata da Adam West e Burt Ward, il pipistrello incontra un’altra figura supereroistica di quegli anni facendo cosi un bellissimo crossover: il Calabrone verde. The Green Hornet in originale. Anche lui, come Batman, ha un assistente, un collaboratore. Se per il Cavaliere Oscuro si tratta di Robin, per il Calabrone chi è? Quel tipo un po’ introverso, con gli occhi orientali che mena forte: Katointerpretato proprio da Bruce Lee! Si tratta del primo reale personaggio che ha dato a Bruce un po’ di quella fama che sarebbe stata poi consacrata più avanti. Ma entriamo nel dettaglio.

Il Calabrone Verde, è una serie televisiva di cui si conta una unica stagione, 1966-67. Britt Reid è un giornalista che conduce una doppia vita: al suo lavoro diurno affianca la lotta al crimine sotto le vesti di Green Hornet, interpretato da Van Williams. Si avvale dell’aiuto del suo autista di fiducia, un orientale asso del Kung Fu di nome Kato, interpretato appunto da Bruce Lee. La serie è conosciuta soprattutto grazie alla fama che da lì a poco avrebbe avuto la prima stella nascente del cinema delle arti marziali, dato che durò non più di un anno e per un massimo di 26 episodi. A Hong Kong si parlava infatti di una serie intitolata The Kato Show, più che di calabroni verdi.

Ma cosa ci fanno Green Hornet e Kato a Gotham City, in un episodio di Batman? In una storia in tre parti di Batman, Green Hornet  e Kato arrivavano ​​a Gotham City per fermare un complotto di contraffazione di francobolli. Poiché i due eroi erano creduti cattivi, hanno rapidamente attirato l’attenzione di Batman e Robin. Dopo aver combattuto, i supereroi si sono resi conto di essere entrambi dalla stessa parte. Insieme, Green Hornet, Kato, Batman e Robin hanno salvato la situazione. Crossover come questo all’epoca erano un evento senza precedenti. L’incontro durò ben tre puntate (2×7, 2×51, 2×52) e in queste si può vedere anche Robin prenderle di santa ragione dal piccolo drago. Vi lasciamo qui sotto con una scena: