Ricordata da tutti. A chi era piccolo inquietava, e a chi era grande insegnava. Stiamo parlando della pubblicità progresso degli anni ’80 contro L’AIDS.

“Aids: se lo conosci lo eviti, se lo conosci non ti uccide»: è lo slogan di uno dei primissimi spot tv, intorno al 1989, di prevenzione dell’HIV realizzati nel nostro Paese dalla Fondazione Pubblicità Progresso. In un filmato in bianco e nero, si vedeva una catena di contagi tra persone in varie situazioni quotidiane, con gli infettati che venivano circondati da un alone viola. Uno spot duro, ma efficace.

La campagna nasce in un contesto in cui c’è bisogno di far chiarezza sulle modalità di trasmissione del virus e sulla situazione reale della malattia. In quegli anni la comunicazione sbagliata da parte dei media aveva diffuso l’idea che si trattasse di una nuova epidemia.

L’intento di Pubblicità Progresso è quello di diminuire la stigmatizzazione nei confronti delle persone sieropositive, ma non vuole sostituirsi alle Autorità in materia di salute. Affronta l’argomento dal punto di vista sociale.

Ovviamente il suo essere così “horror” è dovuta al fatto che a quei tempi fosse necessario informare e mettere in guardia le persone con questi metodi, dato che tantissime persone si infettavano e andavano incontro a una morte certa. Tanta paura e poca conoscenza.

Qualche curiosità: l’inquietante canzone utilizzata nello spot si chiama ” O Superman (for Massenet)” di Laurie Anderson mentre la splendida voce che che possiamo ascoltare è quella di Pino Locchi (doppiatore, tra i tanti, di Sean Connery e Terence Hill).

Nel film “Anni 90” c’è uno sketch parodia delle pubblicità progresso (dove tutte le categorie più a rischio se la prendono con chi sta fumando una sigaretta). In questo sketch possiamo vedere come il personaggio di Greggio sia circondato dall’alone viola, proprio come lo spot originale.