In un’ intervista al Corriere della Sera, realizzata dal suo ufficio di Budapest dove ormai risiede da 25 anni, Rocco Siffredi si è raccontato a livello personale, parlando della sua famiglia, di sua moglie e anche dell’età che avanza. Siffredi, recentemente premiato con due Avn Awards (chiamiamoli Oscar del Porno) come miglior interprete maschile straniero e uno come miglior scena a due, non nasconde il fatto che a 57 anni si senta ben diverso da quando ha iniziato a fare questo mestiere. 

Il sesso resta la sua grande passione, non lo mette in dubbio. Ma l’età di un uomo maturo e non più un ragazzino lo porta a ristabilire i suoi parametri sul set e le sue priorità nella vita privata.

Ancora oggi resta una passione?
«Certo, ma la bella notizia è che sto invecchiando… Io mi sono ritrovato con mille problemi fisici già a vent’anni, dopo un brutto incidente in modo che mi ha frantumato tutto. Dovevo morire… La macchina mi ha tritato le braccia, ho dovuto mettere delle protesi alle spalle, mi sono operato più volte… Ho avuto tantissimi anni di sofferenza fisica di giorno e di notte… E mia moglie si lamenta (ride)».

Si lamenta per i suoi dolori?
«Sì, dice sempre: ogni donna vorrebbe avere Siffredi a letto, ma lui dà tutto se stesso sul set e i suoi dolori me li prendo io… È la pura verità. Sul set passava tutto, il porno è stato il mio antidolorifico naturale».

Vale ancora adesso come panacea?
«Tanti mi chiedono ma come fai ancora a fare queste performance… La verità è che non vorrei mai arrivare a dire che non ce la faccio più… D’altra parte da qualche anno mi guardo allo specchio e mi dico: ma che ci fai tu con le ventenni… Non mi sento più a mio agio davanti al corpo di una ragazza…».