Uscito nel 2001 per la regia di Joe Johnston, Jurassic Park III è considerato il capitolo più brutto della saga, nonché il più criticato (in quell’anno ricevette anche una nomination ai Razzie Awards come Peggior remake o sequel). In un’intervista a Collider, però uno dei protagonisti, Sam Neill, ci ha tenuto a difenderlo, confessando che, nonostante le critiche, il film gli piacque parecchio:

Stavo parlando con qualcuno che mi diceva quanto gli fosse piaciuto Jurassic Park III e di come abbia ricevuto un trattamento ingiusto. Era di Rotten Tomatoes, credo. E io glivho risposto: Grazie! Sono d’accordo sul fatto che gli ultimi 10 minuti siano un po’ troppo ‘facili’ e affrettati, ma fino a quel punto è davvero un gran bel film“.

Nel terzo film, Neill torna ad indossare i panni di Alan Grant dopo essere stato assente dal precedente capitolo, Jurassic Park: Il mondo perduto. Ed è stato proprio in questo film – ammette l’attore – che ha capito il giusto approccio per interpretare il personaggio, a differenza del primo. 

“Ho capito come interpretare bene quel personaggio quando ho ricevuto l’offerta per il terzo film, cosa che non avevo realmente centrato appieno con il primo film. Stavo ancora cercando di capire, come si interpreta quel tizio col cappello? E’ qualcosa che ad esempio viene perfettamente naturale a Harrison Ford. Ma non è per niente naturale per me. E qualcosa a cui Chris Pratt, ragazzo fantastico, ha pensato molto e ha davvero capito come farlo. È un’abilità speciale. Non stai solo interpretando un personaggio. Hai bisogno di un intero arsenale per interpretare un eroe d’azione e vorrei aver saputo quali fossero queste abilità quando abbiamo fatto il primo, ma eccoci qua!”.

Ricordiamo che Sam Neill apparirà, insieme ai suoi vecchi compagni Laura Dern e Jeff Goldblum, nel terzo film della nuova saga di Jurassic World