Qualche settimana fa Cristina Plevani, la prima vincitrice del Gf di 22 anni fa, è intervenuta sul caso Bellavia con un lungo post social sulla sua pagina Facebook. Ultimamente si è vista poco in tv ma continua con lavori che non hanno nulla a che fare con il mondo dello spettacolo. Oggi ha deciso di dire la sua anche lei, su quello che è successo nella casa del Grande Fratello VIP 7 e su quello che sta ancora succedendo.

“Che il programma, dopo 22 anni, non abbia più se senso di esistere, e‘ cosa ovvia. Che quest’anno abbiano messo dentro una manica di stronzi, anche questo è ovvio, basta sentirli parlare. Ma io vado a monte della questione: chi fa i casting? Il conduttore o gente qualificata a selezionare persone? Il gf non è solo un reality e‘ comunque un microcosmo a contatto con persone che non conosci e con delle limitazioni. La figura dello psicologo è una figura importante sia durante il programma ma soprattutto prima di entrare…e se lo dico è perché qualcuno mi aveva detto che non tutti sono idonei a entrare in quella casa: i cambi di routine, l’isolamento, l’uscita dalla propria confort zone per qualcuno può essere destabilizzante. E a mio parere per Marco Bellavia non era il reality giusto, non era il luogo giusto. Mettiamoci poi il carico di ritrovarsi con persone che non avevano nessuna voglia di ascoltare e con scarsa educazione morale. La televisione è un tritacarne ma i concorrenti non devono essere carne da macello a favore degli ascolti. Sempre tornando a monte, inutile utilizzare il grande fratello come programma per sensibilizzare la gente su vari tempi. Dai caz stiamo parlando di grande fratello. Morale della favola: la colpa non è solo dei concorrenti ma di chi seleziona e fa i casting. A questo punto direi: #ilgrandefratelloemorto”