Enrico Vanzina è stato intervistato sul Tirreno.it in occasione del Premio Satira Politica di Forte dei Marmi alla Capannina di Franceschi. Ovviamente il regista ha rivelato vari aneddoti su uno dei suoi film più belli: Sapore di Mare. 

Ecco un piccolo estratto.






Dei periodi trascorsi in Versilia che ricordi conserva?

«Io sono letteralmente innamorato della Versilia. Non è facile spiegare come sia sbocciato questo amore. Credo che sia stata una questione di sguardi, perché chi come me fa cinema è colpito dalle immagini. Ogni volta che arrivo, trovo straordinaria l’idea di vedere il mare con subito dietro le montagne e in mezzo il verde della pineta. Un paesaggio rarissimo che è un vero incanto. 

Domani, insieme a lei, sarà premiato anche Christian De Sica, altro protagonista di Sapore di mare. Ritrovarsi sul palco della Capannina sarà un po’ come incontrarsi di nuovo sulla scena del delitto…




«Lui è stato una delle grandi rivelazioni di quel film. Basti pensare che lui, romano doc, si è calato nella parte di un milanese e ci è riuscito benissimo. Detto questo, voglio svelare una curiosità: in realtà la produzione del film non voleva nel cast né Christian De Sica né Virna Lisi perché non li riteneva adatti per questo genere di storia. Io e mio fratello, però, ci siamo battuti alla morte e alla fine l’abbiamo fortunatamente spuntata. Fra l’altro proprio con Christian eravamo amici perché mio padre (il regista e sceneggiatore Stefano Vanzina, conosciuto nel cinema con lo pseudonimo di Steno, ndr) e Vittorio De Sica erano in ottimi rapporti e le nostre famiglie si frequentavano. Riuscire a fare un film con Christian, che all’epoca non era ancora esploso, fu come realizzare un sogno. E fu la dimostrazione che a volte le favole si possono avverare».

FONTE ILTIRRENO