In una lunga intervista a People.com Sharon Stone racconta come sta oggi, a distanza di circa 20 anni dall’aneurisma che la colpì e per il quale rischiò di morire:

“Ho bisogno di otto ore di sonno ininterrotto perché i miei farmaci per il cervello funzionino, in modo da non avere crisi epilettiche. Ho una disabilità, e per questo non vengo facilmente ingaggiata oggi. Queste sono le cose con cui ho avuto a che fare negli ultimi 22 anni, e ora ne parlo apertamente”.

Così Hollywood smise di chiamarla. “Ho perso tutto, i miei soldi, la custodia di mio figlio, la carriera. Ho perso tutte quelle cose che ritieni siano la tua vera identità, la tua vita” ha raccontato a People. Oggi sente di non aver recuperato la maggior parte delle cose che ha perso – “Non ho mai recuperato la maggior parte di ciò”, ha aggiunto – ma “ho raggiunto un momento in cui penso che va bene così, in cui riconosco di essere a posto”.

“Vengo da una famiglia molto disastrata. Sono cresciuta credendo che prendermi cura degli altri fosse ciò che dovevo fare. Mi ci è voluto molto tempo per capire che avevo una vita mia e che non dovevo occuparmi di tutti gli altri, che era giusto che ricevessi assistenza, che fossi a posto come persona disabile. Mi sento orgogliosa di me stessa e fiera dei miei risultati: dal sopravvivere all’aiutare gli altri a sopravvivere”.